Rodotà riesuma il Pci: lapsus da Fazio

L'ex candidato di Grillo per il Quirinale fa sapere che parteciperà al "cantiere della sinistra" che vuole aprire Vendola

Rodotà riesuma il Pci: lapsus da Fazio

"Sa, l'elettorato del Pci...". Stefano Rodotà scivola su questo lapsus a "Che tempo che fa", nel rispondere a una domanda di Fabio Fazio. Poi sorride e si corregge subito: "Sa, l'elettorato del Pd è molto complicato".

Qiando il presentatore gli chiede per quale ragione la sinistra non l'abbia votato per eleggerlo al Quirinale, lui risponde così: "Io non mi do una spiegazione, ma faccio io la domanda visto che ho una storia molto netta e limpida che si è identificata con i temi di oggi che sono l'uguaglianza e i diritti delle persone". E prosegue: "Ci sono persone che non riescono a pagare il ticket e quindi non riescono a farsi curare. Ma così torniamo indietro di anni. Ci sono diritti fondamentali della persona che vanno rispettati".

Poi rincara la dose, quasi infastidito: "Dovevo andare a chiedere il permesso di candidarmi? Ma io ho una storia lì dentro... Sono stato deputato del Pci, presidente del Pds.. E allora? No, non era un problema mio. Io - aggiunge - non mi sono mai rifiutato al dialogo".

Non poteva mancare un commento sul nuovo governo: "Enrico Letta è stato abile e intelligente. Mi ha sorpreso. Ci sono persone di qualità e dà un'indicazione che si può cambiare cominciando dall'età, dalle facce e dal genere". Poi aggiunge: "Non faccio previsioni né ipotesi perché è difficile. Viene fuori da una situazione complicata e ne porta il peso".

Quando Fazio gli domanda se intende partecipare al cantiere della sinistra che vuole aprire Vendola, lui risponde così:"Ho partecipato a molti cantieri in questi anni e parteciperò anche a questa discussione che si sta aprendo". "Certo non è l'unica discussione che si sta aprendo - aggiunge Rodotà - dovrei avere due o tre vite per partecipare a tutti i cantieri che si aprono. Io ad esempio ho contribuito ad aprire quello della 'Costituente dei beni comuni'". E con questo, racconta, "abbiamo mandato al Parlamento sei proposte di legge, tra cui quella sul reddito minimo garantito, che potrebbero essere esaminate subito".

C'è spazio anche per un giudizio (benevolo) sul Movimento 5 Stelle. Rodotà riconosce "l'ingenuità" del M5S ma, sottolinea, "il Parlamento può anche dare buoni effetti.

La parlamentarizzazione - ha sottolineato - è un fatto importante: o riteniamo che sono entrati degli eversori, i barbari e allora bisogna creare cordone sanitario, ma io credo molto nel Parlamento" che "'impone le sue regole'' ed è una "occasione che non può essere perduta".

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