"Sì al termovalorizzatore per Roma". "No, blocca la raccolta differenziata"

Il termovalizzatore che il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, vuole costruire nei pressi di Roma continua a dividere la politica. Ecco le opinioni di Angelo Bonelli e Paolo Barelli

"Sì al termovalorizzatore per Roma". "No, blocca la raccolta differenziata"

Resta molto acceso il dibattito sul termovalizzatore che il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, vuole costruire nei pressi di Roma. Per la rubrica Il bianco e il nero abbiamo raccolto le opinioni del leader dei Verdi, Angelo Bonelli e di Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera.

Si discute molto del termovalorizzatore di Roma. Lei è favorevole?

Barelli: “Certo. Il dramma rifiuti a Roma è sotto gli occhi di tutti e a breve, se non si interviene con fermezza, la situazione peggiorerà inesorabilmente. Siamo favorevoli al termovalorizzatore, perché i rifiuti possono da problema trasformarsi in opportunità. Oggi paghiamo somme impossibili per trasportare i rifiuti in paesi che li trasformano in ricchezza, cioè in energia per i cittadini utilizzando termovalorizzatori di nuova generazione non inquinanti”.

Bonelli: “Intanto lo chiamerei inceneritore. Sono contrario perché alcune settimane fa Acea ha fatto il bando di gara per realizzare la quarta linea di incenerimento di rifiuti a San Vittore. Questo stava nel programma di Gualtieri. Realizzare un inceneritore da 600.000 tonnellate a Santa Palomba significa fermare la raccolta differenziata a Roma in quanto in discarica vanno 450.000 tonnellate di rifiuti ogni anno. Fare un inceneritore da 600.000 tonnellate significa bloccare la raccolta differenziata perché si sta dimensionando la capacità dell'incenerimento del più del 30% rispetto alla quantità di rifiuti che prodotta a Roma”.

Come si può risolvere il problema dei rifiuti nella Capitale?

Barelli: “Le nostre discariche, fonti di inquinamento, sono colme e nessuno ne vuole altre. Per questo motivo anche l’Italia deve adeguarsi a questa reale opportunità proprio per la salvaguardia dell’ambiente. Su questo tema non è utile avere approcci ideologici, il consenso va trovato nell'interesse della collettività. Forza Italia si aspetta quindi una prova di realismo da parte dei partiti di sinistra e dei Cinquestelle soprattutto sul termovalorizzatore di Roma. Su questo punto Forza Italia si schiera con il sindaco di Roma Gualtieri sperando che non ceda ai no dei Cinquestelle”.

Bonelli: “Partendo da quel che c’era scritto nel programma che tra anche Calenda sosteneva: utilizzare gli impianti esistenti, partendo anche ad esempio dall'impianto di San Vittore che ha avuto l'autorizzazione durante la giunta raggi. Il problema dei rifiuti a Roma non è legato alla all'inceneritore. Sarebbe disonesto sostenerlo anche sul piano intellettuale. La presenza dei rifiuti e l'assenza di decoro urbano a Roma è legata a un cattivo funzionamento dell'Ama. Forse sarebbe il caso di concentrarsi sul rendere più efficiente l'Ama e di portare la le strade di Roma ad essere pulite tutti i giorni, a partire anche dai parchi”.

In linea generale, come si realizza la transizione ecologica?

Barelli: “È un obiettivo epocale da raggiungere. Deve essere percorso con gradualità perché non si blocchi il settore produttivo interno. Occorre tutelare l’economia perché le due cose sono compatibili. Per esempio, annunciare lo stop ai motori endotermici nel 2035 avrebbe conseguenze gravissime per settori strategici per il nostro Paese. Occorrono percorsi condivisi e realizzabili. E l’Europa deve ascoltarci”.

Bonelli: “Si organizza attraverso settori. Dal punto di vista della politica energetica, per esempio, è bene non fare quello che sta facendo il governo Meloni che invece di puntare sulle rinnovabili sta trasformando l'Italia per i prossimi decenni in un hub del gas europeo. Questo sarà un problema molto serio. La scienza ci dice che gli idrocarburi sono responsabili del cambiamento climatico noi stiamo e stiamo già vedendo degli effetti drammatici come la desertificazione della siccità e gli aumenti dei processi erosivi. Abbiamo visto anche gli eventi meteorologici estremi. Dopodiché si devono fare gli investimenti per portare il trasporto pubblico nel nostro Paese a raggiungere gli standard europei. Noi abbiamo 5 km per milioni di abitanti di trasporto pubblico attrezzato in Italia, mentre la Germania ne ha oltre 20 km per milioni di abitanti. Il vero investimento da fare quindi è puntare sul trasporto pubblico. Poi, ovviamente, abbiamo non ha necessità di puntare sul risparmio energetico e troviamo infatti incomprensibile la posizione del governo italiano contro la direttiva europea sul risparmio energetico su cui sta dicendo un sacco di bugie. La prima è quella che gli italiani si dovranno ristrutturare le case pagandole da sole. È falso perché non c'è nessun obbligo. Gli Stati membri devono solo trovare politiche virtuose per favorire i processi di ristrutturazione al campo del risparmio energetico, ossia proprio tutto quello che non sta facendo la Meloni come dimostra la guerra all'auto elettrica”.

Qual è la sua opinione su case e auto green?

Barelli: “È una battaglia di Forza Italia. Ma la transizione non può andare a carico dei soli cittadini, l'Europa del nord, cioè dove fa più freddo, è più avanti per motivi geografici. L’Italia e i paesi del sud Europa dove fa meno freddo è più indietro. Vanno pertanto stabiliti modalità e tempi diversi. Non siamo tutti nelle stesse condizioni E l’Europa ne deve tenere conto”.

Bonelli: “Il governo italiano sta facendo una battaglia folle, miope ed egoista nei confronti delle generazioni che verranno perché sono temi che inevitabilmente si dovranno affrontare e che l’Italia sta cercando di ritardare per difendere gli interessi delle grandi lobby energetiche. La Meloni non ha fatto nulla, a parte tutelare gli interessi delle grandi lobby energetiche che, in questi ultimi anni, hanno guadagnato miliardi di extra profitti della speculazione sul gas quasi 50 miliardi di euro. Sono soldi di famiglie e imprese italiane che ancora oggi pagano le bollette a prezzi maggiorati nonostante il costo del gas sia contribuito. Francamente questo è inaccettabile così come è inaccettabile che la Meloni nel decreto bollette abbia messo uno sconto pagato con i soldi degli italiani alle società energetiche e, quindi all’Eni, di quasi 440 milioni di euro. Le battaglie che stanno facendo contro le politiche di risparmio energetico sono folli perché gli italiani già pagano una tassa legata alla grande dispendio di energia che c’è nelle case. Allo stesso modo è folle, ad esempio, la battaglia contro le auto elettriche quando le maggiori case automobilistiche ed europee del mondo stanno ormai andando verso l'elettrico”.

Approva le modalità di protesta degli “ecoattivisti”?

Barelli: “Protestare è un diritto democratico. Ma chi causa danni alla comunità va contro la legge. Chi rovina monumenti, opere d'arte, chi deturpa "il bello" del nostro Paese, non può nascondersi dietro il paravento di un credo ecologista, ambientalista o che dir si voglia. È un vandalo e come tale deve essere punito”.

Bonelli: “Io non le condivido però sono atti di disobbedienza civile su cui c'è una reazione sproporzionata.

Vedere la che la procura di Padova gli abbia contestato addirittura l'associazione a delinquere paragonandoli a dei mafiosi francamente è veramente eccessivo. Forse sarebbe il caso che qualcuno con questi ragazzi ci parli. Dopodiché non condivido quel metodo, ma questo non significa che questi ragazzi siano dei criminali”.

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