Sanità, il ministro Lorenzin: "Serve una rivoluzione sul sistema ticket"

Il ministro propone una ripartizione più equa: metà degli assistiti non pagano e consumano l'80% delle prestazioni, chi altri pagano troppo

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin

Serve una rivoluzione sul sistema dei ticket. A farsi portavoce di questa necessità, in un'intervista rilasciata alla Stampa, è il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che fa presente come oltre la metà degli assistiti non paghino "perché esenti" e consumino "l'80% delle prestazioni". Il sistema va cambiato - spiega - ma occorre farlo "in modo semplice e linerare, tenendo conto dei carichi famigliari".

Sarà necessario - dice ancora il ministro - che in tempi brevi ci si siede attorno a un tavolo con le regioni, in modo da discutere un nuovo Patto della salute, "che riprogrammi sia la governance che la spesa sanitaria". Dagli sprechi si può ancora recuperare molto: dieci miliardi, secondo le stime che fornisce la Lorenzin. La spending review sanitaria porterebbe a "ottimizzare le cure con il piano quinquennale per la deospedalizzazione e le cure domiciliari che stiamo perfezionando". Fondamentale poi, che "ospedali asl e studi dei medici di famiglia" vengano tutti messi in rete, arrivando a un grado sempre più alto di informatizzazione.

538em;">I cambiamenti sul sistema dei ticket - spiega il ministro - non sono il tentativo di "fare cassa", ma piuttosto evitare il rischio che chi paga paghi troppo, laddove invece "gli esenti per reddito Irpef arrivano al 70%" in alcune aree del paese.

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