Il decreto liste d'attesa, fortemente voluto dal ministro della Salute Orazio Schillaci per velocizzare l'accesso alle visite mediche e alle cure da parte dei cittadini, ha compiuto un importante passo con l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Per la sua operatività bisognerà passare attraverso l'iter della conversione in legge e gli annessi decreti attuativi, quindi sarà necessario attendere almeno fino al prossimo autunno.
L'obiettivo è quello di dare una spinta alle infinite liste d'attesa che hanno letteralmente inceppato il Servizio sanitario nazionale e di conseguenza scoraggiato i contribuenti a fare prevenzione, una tendenza purtroppo in pericoloso aumento. Il progetto del governo per sbloccare la situazione si articola in due provvedimenti, un decreto legge composto da 7 norme e un disegno di legge suddiviso in 15 articoli.
Tanti si chiedono entro quando potrebbe partire la manovra, che prevede tra le altre la realizzazione di un Cup unico regionale esteso anche alle strutture private, la possibilità di effettuare esami e visite anche sabato e domenica e la definizione di un sistema che garantisca ai pazienti tempi certi per le prestazioni tramite intramoenia e privati.
Per avere un'idea sulle tempistiche bisogna partire dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, avvenuta lo scorso 7 giugno. "È bene precisare che il dl sulle liste di attesa, pubblicato in Gazzetta il 7 giugno, dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 6 agosto, e cioè entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta", spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta. Dopo la conversione in legge occorreranno almeno sette decreti attuativi, da realizzare "in concerto con altri dicasteri o istituzioni". Per alcuni di questi saranno necessari dai 30 ai 60 giorni, per altri non sono stati ancora indicati i tempi.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, per cui "molte delle misure introdotte dal dl richiederanno tempi tecnici di realizzazione medio-lunghi. E servirà, in ogni caso, una stretta collaborazione con Regioni e Aziende sanitarie per evitare che questo decreto rimanga disatteso", precisa Cartabellotta.
Gli articoli che già prevedono tempi precisi di realizzazione dei decreti attuativi sono due. Si tratta nello specifico dell'Articolo 1, quello che prevede l'istituzione presso l'Agenas della Piattaforma Nazionale delle Liste di Attesa. È specificato infatti che "entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, con decreto del ministro della Salute sono adottate specifiche linee guida per definire i criteri di realizzazione, di funzionamento e di interoperabilità tra la Piattaforma nazionale e le piattaforme regionali". Ciò significa che ciò avverrà entro i primi di ottobre.
Ha tempi più precisi e simili al precedente anche l'Articolo 6, vale a dire quello relativo al rafforzamento dei dipartimenti di Salute Mentale.
Si prevede che "entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl" sia attuato il "piano d'azione finalizzato al rafforzamento della capacità di erogazione dei servizi sanitari e all'incremento dell'utilizzo dei servizi sanitari e sociosanitari sul territorio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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