Sardegna al voto. Urne aperte oggi (dalle 6:30 alle 22) per il rinnovo del Consiglio regionale e l’elezione diretta del governatore. Al voto complessivamente 1.480.409 elettori. Sei gli aspiranti presidenti: Ugo Cappellacci (centrodestra) sostenuto da una coalizione di sette liste (Forza Italia, Udc, Riformatori, Fratelli D’Italia, Partito Sardo d’Azione, Uds e Zona Franca Randaccio); Francesco Pigliaru (centrosinistra) sostenuto da 11 liste (Pd, Sel, Centro Democratico, Partito dei Sardi, La Base, Rossomori, Sinistra sarda (con Pdci e Rifondazione), Upc, Irs, Idv-Verdi e Psi); Pier Franco Devias (Fronte Indipendentista Unidu); Michela Murgia leader della coalizione Sardegna Possibile con tre liste (Comunidades, Gentes e ProgRes); Mauro Pili sostenuto dalla coalizione del Popolo Sardo con quattro liste (Unidos, Mauro Pili presidente, Fortza Paris e Soberania); Gigi Sanna del Movimento Zona Franca. Il nuovo Consiglio sarà composto da 60 consiglieri, una riduzione dagli originari 80 dopo la riforma dello Statuto autonomistico. Diventa governatore il candidato che in ambito regionale otterrà più voti. Lo scrutinio comincerà domani mattina alle 7. Si tratta di un test politico importante sia per il Pd (primo esame elettorale per Matteo Renzi dopo essere diventato segretario del Pd), sia per Forza Italia (primo esame per Silvio Berlusconi dopo la condanna definitiva e la decadenza da senatore). Non ci sarà il Movimento 5 Stelle, primo partito nelle elezioni politiche di un anno fa con il 29,7%. C'è invece l’incognita della scrittrice Michela Murgia, temibile dopo i primi sondaggi.
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