Una farsa. Beppe Grillo contro Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani. Il tutto perché al leader del Partito democratico non gli è proprio riuscito di ammettere di aver perso a Parma. Il tutto perché il comico genovese non può mai abbassare il tiro dello scontro. E così volano gli schiaffoni e le parole grosse. Altro che confronto disteso. I veleni a distanza tra i due leader incancreniscono il clima politico mentre nei palazzi romani si guarda con crescente timore l'ascesa dei grillini.
Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani vuole chiarire. Che queste elezioni sono state un trionfo per i democratici. Che alla vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle a Parma, Federico Pizzarotti, ha dato una bella mano il Pdl. E che la città, in fondo, non era certo una roccaforte del centrosinistra. "Ci sono dei Comuni dove abbiamo non vinto", sottolinea Bersani. E lancia la sfida al comico genovese: "A questo punto gli slogan servano a poco, bisogna dire alla gente cosa si vuol fare sul serio, c’è un punto inevaso, anche nella proposta di Grillo, che si chiama lavoro. Se vogliono un terreno su cui confrontarsi io scelgo questo". L’orizzonte, è evidente, sono le politiche del 2013. Anche se il confronto avviene subito. Va da sé: Grillo non si tira indietro. E se Bersani gli dà un buffetto, il leader del Movimento 5 Stelle lo bastona a dovere. Nel day after della vittoria a Parma, Grillo polemizza con il segretario del Pd ribattezzandolo come "il non morto (ma quasi) di un partito mai nato" e invitando i suoi ad accompagnarlo "alla prima panchina con un sacchetto di becchime per i piccioni".
Il fatto è che, per quanto Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani continui a ripetere che i democratici hanno trionfato ovunque, i risultati delle amministrative dimostrano il contrario. Se a Genova il Pd è costretto a salire sul carro del vincitore (il Sel Marco Doria) e a Palermo il ribelle democrat Fabrizio Ferrandelli (astro nascente dei rottamatori siciliani) si è lasciato scippare la vittoria dal "vecchio" Leoluca Orlando, a Parma Bersani sentiva il successo già in tasca. Con una campagna elettorale da circa 6mila euro, Pizzarotti gli ha bagnato il naso. Una sconfitta che brucia.
Tanto che appena Grillo gli dà dello "zombie", Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani non sta più zitto e ribatte a brutto muso: "Sta sereno, ora sei un capo partito anche tu e non basterà bestemmiare gli altri, dì qualcosa di preciso per il paese... e sta sereno".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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