Il Movimento Cinque Stelle è a un passo dalla scissione? Forse è ancora presto per dirlo, ma le frizioni interne ai grillini continuano ad aumentare. Il piglio decisionista dell'ex comico sublima l'essenza bifida del Movimento: pretende trasparenza dalle istituzioni ma è opaco nelle proprie dinamiche interne, predica l'iperdemocrazia ma viene gestito da un duopolio - Grillo e Casaleggio -, indiscutibile. E, tutto questo, agli scalmanati pentastellati, non va bene. L'ultima querelle nasce da un post apocrifo pubblicato su Facebook e poi intestato al senatore palermitano Francesco Campanella. "Non ricordo un solo caso di proposta dall'alto non approvata plebiscitariamente dalla base. Per farla breve lunga vita a Grillo finché il M5S sarà um nano politico". Non basta? Va oltre, chiunque lo abbia scritto. "Finché saremo un gregge avremo bisogno di un pastore e anche di cani da guardia". Una radiografia lucida, una critica esplosiva. In passato, di fronte a dichiarazioni di questo tenore, Grillo non ha esitato a mettere alla porta i responsabili. Campanella, interpellato dal Corriere della Sera, smentisce la paternità del post, ma non contesta la veridicità del contenuto. Un po' come dire: tutto vero, ma non l'ho scritto io. Un sentire comune una manina anonima ha imbottigliato e gettato nel mare della rete.
Campanella è solo una della anime critiche del Movimento. I parlamentari sono sempre più insofferenti di fronte a una linea politica telecomandata all'ombra della Lanterna. La fronda cresce e le ultime dichiarazioni di Grillo sul Porcellum hanno contribuito a incrementarla.
Una febbre di "secesssione", secondo i ben informati, strabbe covando nel corpo del Movimento. I frondisti, ed è questo il paradosso, chiederebbero a Grillo quello che Grillo chiede all'esecutivo: più trasparenza e più democrazia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.