Pruriti a sinistra. Per Bersani tremende irritazioni. Il segretario viene da un’altra epoca, quando il movimento era assorto e macerato, quando i costumi non erano succinti e quando le compagne erano castigate come monache. Qualcosa sta cambiando, sotto i suoi occhi increduli. In attesa che qualcuno torni a dire qualcosa di sinistra, continua la spogliazione degli antichi valori. E non solo dei valori. Si spogliano anche le dirigenti locali.
L’ultima a sollevare il caso è Oriana Galasso, 43enne coordinatrice del partito a Cornate d’Adda, nel Milanese. La popolazione web ha potuto contemplarla in una serie di foto sexy direttamente nel suo profilo Facebook. Un gioco, soltanto un gioco. Su provocazione di un’amica. Questa la spiegazione della coordinatrice in guepierre. Mai più pensava, ha aggiunto, di arrecare danno alla causa del partito.
Invece si sbagliava: alle volte, le migliori intenzioni non vengono molto comprese. Stupore e sconcerto, direbbe un comunicato d’epoca, tra i vertici del partito. Un clamore che ha convinto la candida diva a eliminare le foto, ma quando ormai i buoi erano fuori dalla stalla (come dice l’antico proverbio, tira più una foto sexy che un carro di buoi).
Il problema è che la questione sesso sta diventando sempre più ingombrante, tra gli eredi di Nilde Iotti. A quanto pare non è solo Silvio ad avere la fissa. Bersani ancora non s’è ripreso dalla memorabile serata che il suo responsabile giustizia, Andrea Orlando, insieme a una comitiva di persone e personaggi del partito campano, ha vissuto in una discoteca di Napoli, proprio nei giorni della crisi e dei sacrifici e della sobrietà (quella volta c’era pure l’emergenza maltempo).
In mezzo a questa cornice penitenziale, il partito democratico aveva la lingua di fuori e gli occhi a palla davanti a ragazze messe giù da gara. La linea del trallallero a luci rosse in piena recessione tecnica: che male c’è, hanno provato a dire i leaderini campani, indignati per tanta indignazione, finendo per indignare ancora di più Bersani e i moralizzatori del partito serio.
L’Espresso e Repubblica hanno chiaramente denunciato che qualcosa strideva, che questo genere di reportage una volta era prerogativa del centrodestra scamiciato e godereccio, che non esiste proprio adeguarsi persino sulle donnine e sui festini. Niente, è una battaglia persa. Molti funzionari Pd stanno seriamente candidandosi a riempire il vuoto lasciato da Emilio Fede e Lele Mora.
È prossimo il giorno in cui Pd starà per Porcello democratico. I segnali sono sinistri. È un continuo. Come dimenticare che soltanto pochi mesi fa, nel Pisano, una giovane segretaria del partito dovette dimettersi travolta una uno scandalo hard: laureata in lettere, appassionata riformista, aveva espresso il meglio di sé in un film porno, molto apprezzato in zona.
Stanno saltando le marcature, questa la novità.
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