
Non è il massimo dell'eleganza, lo sappiamo, ma si tratta del fulcro della triste vicenda. "Lei si tocca la fica tutta bagnata per l'eccitazione". Sono queste le parole utilizzate dalla professoressa universitaria Daniela Coli su X per commentare una foto che ritrae Giorgia Meloni e Donald Trump nello Studio Ovale. Un attacco che ha sollevato un polverone in rete, con decine e decine di risposte, comprese quelle di alcuni politici che hanno denunciato la gravità dell'esternazione. Tra gli altri il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha posto l'accento sulla professione della Coli.
Insegna. pic.twitter.com/A2ito5UZtd
— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) April 18, 2025
Sì, perchè come si può leggere sulla biografia di X, Daniela Coli è docente universitario. Per la precisione, secondo quanto si apprende in rete, insegna Storia della Filosofia all'Università di Firenze. Ha all'attivo diverse pubblicazioni. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per un linguaggio di classe. E invece ecco l'attacco definito dalla stragrande maggioranza del popolo della rete come "volgare" e "sessista", rivendicato con tenacia in altri commenti. Sia chiaro: molte risposte al post contengono insulti e vanno condannati con la massima fermezza.
Entrando nel dettaglio, la Coli ha risposto così a chi sottolineava il suo ruolo di docente: "L'odio dei fascisti per l'università e l'incapacità di capire una battuta". E ancora: "Non è affatto un'offesa dire che a una donna si bagna la vagina per l'eccitazione. È un processo naturale. Perché Meloni deve essere asessuata? Per Mussolini le donne avevano orgasmi psichici. E Trump per Meloni è il leader più grande del mondo", "Neppure blocco più questi troll o supporter perché possono essere interessanti per uno studio psicologico sui fan di Meloni che ritengono un'offesa politica pensare che Meloni abbia una sessualità. E vorrebbero togliere il free speech a chi lo pensa". Insomma, nessun passo indietro per il momento.
Ma non è tutto. Non è la prima volta che la Coli si rende protagonista di dichiarazioni controverse.
Nel luglio del 2018, nell’ambito di un dibattito sulle nomine Rai, la professoressa attaccò così Marcello Foa: “Ci sono sempre stati ebrei alleati del fascismo, anzi fascistissimi, onorati e remunerati. Foa non è una novità. Ma si ricorda come finirono gli Ovazza? Bruciati in una stufa”. Il riferimento è alla famiglia trucidata dopo l’8 settembre dalle SS tedesche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.