Sinistra contro il calendario della Penitenziaria. Ma a firmarlo è l'Università Cattolica

Attacchi al calendario 2025 degli agenti di custodia: "Messaggio repressivo". Delmastro ribatte: "Polemica allucinante"

Sinistra contro il calendario della Penitenziaria. Ma a firmarlo è l'Università Cattolica
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Nuova bufera da parte delle opposizioni contro il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro delle Vedove, da sempre accusato di avere una visione troppo "muscolare" del suo ruolo di responsabile delle carceri. Delmastro era già stato attaccato quando aveva presentato un'automobile speciale fornita alla polizia penitenziaria per il trasporto di detenuti a massima sicurezza, dicendo "i boss mafiosi non devono respirare", ed era stato accusato di voler uccidere i detenuti mediante soffocamento. Ora a scatenare le polemiche contro Delmastro è un altro evento apparentemente innocuo, la presentazione del calendario 2025 della polizia penitenziaria: che da parte di Deborah Serracchiani, Ivan Scalfarotto e altri esponenti delle opposizioni offre "la rappresentazione delle carceri come esclusivo teatro di conflitto e violenza " e "rischia di legittimare approcci repressivi, l’utilizzo di manganelli, armi, scudi antisommossa” . "Chiediamo al governo di ritirare immediatamente il nuovo calendario", concludono gli esponenti del centrosinistra.

Peccato che, come il Giornale è in grado di dimostrare, il calendario non sia figlio della verve repressiva di Delmastro ma anche di una istituzione difficilmente sospettabile di ferocia repressiva: l'Università Cattolica di Milano. Come raccontano i credit nell'ultima pagina, i dodici mesi dal punto di vista dei "secondini" sono stati prodotti insieme alla "Alta Scuola in Media, in Comunicazione e Spettacolo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore". Anche i docenti della Cattolica hanno visto quelle immagini di agenti con i passamontagna, i manganelli, le pistole. E evidentemente non hanno ritenuto che trasmettessero, come dicono le opposizioni, un "messaggio di mera repressione”.

La reazione del sottosegretario Andrea Delmastro alle critiche è dura: Delmastro parla di "allucinata, allucinante e allucinogena polemica" contro il calendario della polizia penitenziaria, "una forza dell’Ordine che qualcuno vorrebbe Debolezza dell’Ordine". Il Pd, nel suo cieco furore ideologico, è riuscito nell’incredibile opera di aggredire uomini e donne della Polizia Penitenziaria. Il pregiudizio ideologico per le divise non tramonterà mai in una sinistra che continua a non accettare la lezione di Pasolini, quando ammoniva giovani borghesi che si scagliavano sempre contro le forze dell’ordine, figli del popolo".

Delmastro non è il solo a non digerire gli attacchi contro il calendario.

Dall'interno del mondo penitenziario c'è chi invia al Giornale le foto eloquenti che pubblichiamo qui sopra di agenti picchiati dai detenuti mentre erano in servizio nelle carceri chiedendo polemicamente: "Forse il Pd avrebbe preferito che sul calendario ci fossero queste foto?"

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