Lo sketch di Gullotta, le quote rosa del Pd, i dossier di Striano: ecco il podio dei peggiori

Il comico che non fa più ridere ora cerca fascisti immaginari. Il Pd femminista della Schlein elegge solo uomini. E il tenente della Gdf in combutta col Domani per far fuori il Cav. Ecco il peggio della settimana

Lo sketch di Gullotta, le quote rosa del Pd, i dossier di Striano: ecco il podio dei peggiori
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Il podio dei peggiori di questa settimana si apre con Leo Gullotta. Lo ricordavamo, simpaticissimo, al Bagaglino e ce lo ritroviamo - all’improvviso - nel salotto di DiMartedì: prima sul palco di Canale 5 a far ridere gli italiani, oggi negli studi di La7 a farsi ridere dietro dagli italiani. Anche lui a ingrassare la sterminata fila degli ossessionati dal fascismo. Vede camicie nere ovunque, soprattutto a Palazzo Chigi. Sentite cosa ha detto durante il programma condotto da Giovanni Floris: "La Meloni è una donna furba ma è attorniata da fascisti". E poi ancora: "Lei (sempre la Meloni) non ha fatto i conti col passato, non vuole assolutamente conferenze stampa, vuole comandare, vuole il segno del comando". Non se ne può davvero più. Se non fosse che era a DiMartedì e non a teatro, avremmo creduto che si trattava un divertente sketch per canzonare i tanti "democratici" a caccia di fascisti immaginari. E invece il solito cliché…

Ma, a proposito di democratici allo sbaraglio, al secondo posto del podio dei peggiori sale tutto il Pd abruzzese in pieno cortocircuito femminista. Una vita a tacciare le destre di machismo e poi eccoli con sei consiglieri regionali eletti tutti uomini. Apriti cielo! Valeria Valente ha subito dato di matto chiamando in causa la Schlein e tutti i vertici del partito: “Se ci poniamo l’obiettivo di un Pd femminista, non possiamo non porci la questione non solo delle quote nelle liste, ma di riuscire ad eleggere effettivamente donne e ad avere una rappresentanza equilibrata”. Un vero capolavoro. Un consiglio non richiesto: vista la scoppola alle urne, forse al Pd converrebbe pensare più ai contenuti e un po’ meno alle quote rosa.

Al primo posto, questa settimana, sale il tenente della Guardia di Finanza, Pasquale Striano, l'uomo che sussurra ai giornalisti di Carlo De Benedetti. Un’inchiesta tanto intricata quanto preoccupante. Più si scava nelle carte della procura di Perugia più lo scandalo dei dossier mostra quanto i suoi tentacoli fossero avvinghiati alla politica. L'ultimo scandaloso capitolo di questa triste vicenda riguarda i Sos riguardanti Silvio Berlusconi.

Striano li avrebbe girati ai cronisti "amici" del Domani proprio quando il Cavaliere era tra i papabili alla poltrona di presidente della Repubblica. Dopo la persecuzione giudiziaria, la persecuzione mediatica. Altro che il diritto di informazione invocato da De Benedetti, questo è killeraggio politico, né più né meno.

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