Sondaggi, il Pdl da solo pesa quanto tutta la coalizione di sinistra

Il Pd perde due punti, il M5S tre. In caso di elezioni il centrodestra sarebbe tra il 37,7 e il 39%. Il Pdl da solo pesa il 30%, più di tutta la sinistra messa insieme

Silvio Berlusconi interviene in Piazza Libertà a Bari
Silvio Berlusconi interviene in Piazza Libertà a Bari

L'ostruzionismo grillino alla formazione dell'esecutivo, la strategia kamikaze di Pier Luigi Bersani nella corsa al Quirinale e i continui scontri politici stanno duramente penalizzando il centrosinistra. Secondo il sondaggio Tecnè per Sky Tg24, il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle sono in netto calo, mentre il Pdl e più in generale il centrodestra è in forte salita. Il partito guidato da Silvio Berlusoni sfiora, da solo, il risultato dell’intero centrosinistra. Di rilievo è soprattutto la crescita degli incerti e del non voto: ormai un italiano su due fa parte di quest’area, con un balzo di una decina di punti rispetto alla scorsa settimana. Un 50%, quindi, che è quasi il doppio dell’area del non voto alle elezioni quando si attestava attorno al 27%.

Dopo la figuraccia incassata durante l'elezione del presidente della Repubblica e il successivo tracollo del partito, il Pd incasserebbe alla Camera  il 23%, perdendo oltre due punti, e al Senato il 24,7%, perdendo 2,4 punti. Migliora, invece, il Sel di Nichi Vendola che si attesterebbe poco sopra al 5%, non abbastanza per far rialzare la testa alla coalizione del centrosinistra che, in caso di voto, porterebbe a casa appena il 29,8% delle preferenze con una flessione negativa dell'1,6. Con le sue sole forze il Pdl incasserebbe alla Camera il 29,5%, segnando un balzo avanti del 2,4%, e al Senato il 30,4%, guadagnando 2,6 punti. Migliora sensibilmente anche la Lega Nord che si porta sopra il 5% in entrambe le Camere, mentre rimane stazionario Fratelli d'Italia (2,1% alla Camera e 1,9% al Senato). Nel complesso la coalizione di centrodestra si attesterebbe tra il 37,7% e il 39,0% con un balzo in avanti di 3,5 punti. In netto calo il partito di Beppe Grillo che perde tre punti e si attest al 21,2% a Montecitorio e al 19,6% a Palazzo Madama. In leggera ripresa i montiani con la lista Scelta civica intonro al 6% e l'Udc al 2,6%.

Per quanto riguarda il bis di Giorgio Napolitano al Quirinale, i giudizi positivi sono il 74,5%, contro un 24% di giudizi negativi. La rielezione ottiene uguale favore dagli elettori Pd e Pdl (entrambi 81,7%) e di Scelta civica (81,0%). Ma anche dalla maggioranza degli elettori di Grillo (55,2%).

Sulle prospettive del dopo voto l’ipotesi che ottiene maggiori favori è un governo di transizione che faccia la riforma della legge elettorale per tornare al voto in autunno (43,3%), mentre il governo di larghe intese senza limiti di tempo è secondo (39,1%). Terza e ultima l’opzione di tornare subito al voto (11,6%).

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