Sono gli scivoloni e gli spigoli i pericoli più insidiosi in casa per i bambini

Da un'indagine commissionata dal Moige emerge che sono gli incidenti più banali quelli più pericolosi per i piccoli all'interno delle mura domestiche

Dovrebbe essere un posto sicuro, dove i genitori non debbano temere per i propri figli, invece spesso sono proprio le nostre case a rivelarsi pericolose per i più piccoli. E non per gli incidenti ritenuti generalmente più insidiosi, come ustioni, avvelenamenti o tagli, ma per quelli più banali come scivoloni o botte contro gli spigoli. È il risultato di un'indagine condotta dall'istituto Swg per il Movimento italiano genitori su un campione di 2mila coppie con figli di età compresa tra i 3 e i 6 anni. E si chiama «Happy Home» la campagna itinerante per una casa sicura e serena organizzata appunto dal Moige per sensibilizzare sull'importanza delle norme basilari relative alla sicurezza in casa. Per quattro week end consecutivi in tre regioni (Lazio, Lombardia e Puglia) bambini e adulti all'interno dei centri commerciali potranno assistere a spettacoli che racconteranno in modo spensierato e divertente quali sono i pericoli più comuni all'interno delle mura domestiche.
L'indagine rivela una differenza nel modo di percepire le insidie in casa tra le mamme e i papà. Le prime sono naturalmente le più apprensive, almeno il 30 per cento di esse ritiene molto frequenti questi incidenti. Soltanto il 17 per cento dei padri, invece, li considera un rischio effettivo. Ma quali sono quelli più allarmanti? In realtà quelli meno temuti, come gli scivoloni, con i quali hanno dovuto fare i conti il 67 per cento degli italiani. Anche le cadute dal letto, dal soppalco e dalle scale hanno una percentuale piuttosto elevata, del 42 per cento. Il 38 per cento degli intervistati ha denunciato invece contusioni procurate contro gli spigoli.

Gli altri incidenti, quelli più temuti dai genitori - causati da detersivi lasciati aperti, fornelli accesi, finestre aperte, medicinali incustoditi, attrezzi pericolosi - si verificano al contrario soltanto nel 10 per cento dei casi.

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