La squadra di Renzi s'ingrandisce: 35 sottosegretari e 9 viceministri

I componenti del governo salgono a 62 membri. All'Economia arrivano Morando e Casero. Costa al ministero della Giustizia

La squadra di Renzi s'ingrandisce: 35 sottosegretari e 9 viceministri

Il Consiglio dei ministri ha nominato 35 sottosegretari e nove viceministri. I componenti del governo salgono così a 62 membri. Rispetto alla squadra guidata da Enrico Letta, il premier Matteo Renzi rinuncia a tre sottosegretari e a un viceministro. I nove viceministri sono Filippo Bubbico al Viminale, Lapo Pistelli alla Farnesina, Enrico Costa alla Giustizia, Luigi Casero ed Enrico Morando all'Economia, Riccardo Nencini alle Infrastrutture, Andrea Olivero alle Politiche agricole, Carlo Calenda e Claudio De Vincenti allo Sviluppo economico. Per quanto riguarda i sottosegretari, invece, venticinque saranno targati Partito democratico e venti saranno espressi dagli altri partiti che sostengono il governo.

"Vi auguro di essere all’altezza, è l’augurio che faccio a me stesso e che mi lascia inquieto, come è giusto per chi ha responsabilità così grandi - ha detto Renzi durante il giuramento dei sottosegretari - il mio augurio è che tornando a casa proviate i brividi, un senso di vertigine e di preoccupazione per questa sfida a cui ci chiama il Paese". Alla fine il numero dei sottosegretari sarà superiore a quello preventivato. Renzi aveva posto come condizione che fossero meno di quelli di Letta. E ce l'ha fatta. A rendere più complesse le trattative condotte da Lorenzo Guerrini e Luca Lotti con la minoranza Pd innanzitutto e poi con gli sherpa di Ncd, Scelta Civica, Popolari per l’Italia e Udc sono state le "quote rosa". Il neo premier avrebbe voluto dividere equamente le poltrone tra donne e uomini. "Evidentemente - spiega un parlamentare vicino a Renzi - alle Camere non ce n'è ancora un numero sufficiente". A Palazzo Chgi arrivano Luca Lotti, Sandro Gozi e Marco Minniti che sono stati nominati sottosegretari alla presidenza del Consiglio. Le deleghe saranno attribuite nei prossimi giorni ma, stando ai rumors delle ultime ore, saranno così distribuite: Lotti avrà la delega all’Editoria, Gozi agli Affari europei e Minniti sarebbe riconfermato ai Servizi. Erasmo D’Angelis lascia il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dove era stato nominato sottosegretario da Letta. Renzi gli ha affidato il ruolo di capo segreteria a Palazzo Chigi.

Ministero dell'Interno

Filippo Bubbico resta viceministro. Con Gianpiero Bocci e Domenico Manzione sottosegretari viene, infatti, confermata per intero la squadra che ha già affiancato Angelino Alfano al governo Letta. Palpabile la delusione di Emanuele Fiano, capogruppo piddì in commissione Affari costituzionali che, fino a ieri, era dato in pole position per entrare nella squadra governativa, con l’incarico di sottosegretario all’Interno. "Impossibile delle volte continuare a credere nel proprio lavoro", ha scritto su Twitter.

Ministero degli Esteri

Lapo Pistelli resta viceministro. Benedetto Della Vedova e Mario Giro sono stati nominati sottosegretari. "Sono molto contenta - ha commentato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini - ottima squadra, subito al lavoro".

Ministero della Difesa

Domenico Rossi e Gioacchino Alfano sono stati nominati sottosegretari.

Ministero dell'Economia

Enrico Morando (Pd) e Luigi Casero (Ncd) sono stati nominati viceministri. Pier Paolo Baretta viene confermato sottosegretario, mentre gli vengono affiancati il piddì Giovanni Legnini e Enrico Zanetti di Scelta civica.

Ministero del Lavoro

Franca Biondelli, Teresa Bellanova, Luigi Bobba e Massimo Cassano sono stati nominati sottosegretari.

Ministero della Giustizia

Enrico Costa è stato nominato viceministro, mentre Cosimo Ferri sarà sottosegretario.

Ministero allo Sviluppo economico

Carlo Calenda e Claudio De Vincenti sono stati nominati viceiministri. Antonello Giacomelli e Simona Vicari saranno sottosegretari.

Ministero alle Infrastrutture

Riccardo Nencini è stato nominato viceministro. Umberto Del Basso de Caro e Antonio Gentile saranno sottosegretari.

Ministero dell'Istruzione

Angela D’onghia, Gabriele Toccafondi e Roberto Reggi sono stati nominati sottosegretari.

Ministero delle Riforme

Maria Teresa Amici, Luciano Pizzetti e Ivan Scalfarotto sono stati nominati sottosegretari. Nelle ultime ore il deputato piddì autore del testo contro l’omofobia era dato in pole per la delega alle Pari Opportunità. Contro questa ipotesi, però, si era scagliato Carlo Giovanardi (Ncd): "Se dovesse avere le deleghe ai Diritti, alle Pari opportunità e alle Tossicodipendenze il governo finirebbe ancora prima di iniziare". Durante la direzione democrat, Renzi lo ha difeso con una battuta pungente: "Un abbraccio a Ivan, che sospetto si sia messo d’accordo con Giovanardi. Inizio a sospettare che tra i due vi sia del tenero...". La delega alle Pari Opportunità, però, lo gliel'ha più data.

Ministero agli Affari regionali

Il piddì Gianclaudio Bressa è stato nominato sottosegretario.

Ministero dell'Ambiente

Silvia Velo del Pd e Barbara Degani di Ncd sono state nominate sottosegretario.

Ministero delle Politiche agricole

Andrea Olivero è stato nominato viceministro. Giuseppe Castiglione (Ncd) è stato riconfermato nell’incarico di sottosegretario.

Ministero alla Pubblica amministrazione

Angelo Rughetti è stato nominato sottosegretario.

Ministero ai Beni culturali

Francesca Barracciu e Ilaria Borletti Buitoni sono state nominate sottosegretari.

Ministero alla Salute

Vito De Filippo sarà sottosegretario.

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