Storace candida Vattani: sarà capolista della Destra al Senato

L'ex console ad Osaka guiderà la lista della Destra in Campania

Storace candida Vattani: sarà capolista della Destra al Senato

Il console Mario Vattani sarà candidato nelle liste della Destra di Francesco Storace. E sarà capolista al Senato in Campania alle prossime elezioni politiche. Dopo aver letto l'intervista al Giornale d’Italia di oggi, il segretario della Destra ha chiesto a Mario Vattani di candidarsi: "Il suo sì alla candidatura è molto bello. La richiesta di portarlo a palazzo Madama come capolista è stata sollecitata dalla segreteria regionale della Campania".

Mario Vattani è figlio di Umberto Vattani, tra i più influenti diplomatici italiani, per due volte segretario generale del ministero degli Affari Esteri a partire dal 1997 e in seguito presidente dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero fino al 2011. Alla fine degli anni ottanta Mario Vattani fu accusato insieme a Stefano Andrini e ad altri militanti del Fronte della Gioventù per il pestaggio di tre giovani di sinistra davanti al cinema Capranica a Roma. Vattani fu assolto da tutte le accuse. Andrea Sesti, vittima dell’aggressione, sostenne di essere stato convinto a ritirare la costituzione di parte civile con 90 milioni di lire, mentre Andrini fu condannato a 4 anni ed 8 mesi.

Nel 1991, un anno dopo la laurea in scienze politiche, è entrato in diplomazia "con riserva" perché ancora in attesa di giudizio per i fatti del cinema Capranica; tra i primi incarichi è stato a Washington, al Cairo e a Tokyo. Mario Vattani è anche leader dei gruppi musicali di musica alternativa di destra Sottofasciasemplice e Intolleranza ed noto negli ambienti neofascisti con il nome di Katanga. Nel maggio 2011 ha suonato a Casapound a Roma assieme a Gianluca Iannone, leader degli Zetazeroalfa. Accusato di aver interpretato pezzi che inneggiavano al fascismo, Mario Vattani è stato deferito dal ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata alla commissione disciplinare della Farnesina sotttolineando che "l’apologia del fascismo non è compatibile con il ruolo di servizio allo Stato né con la tradizione della diplomazia italiana". Nella sua memoria difensiva, Mario Vattani ha criticato la decisione del ministero di volerlo giudicare per vicende da lui ritenute estranee alla sua attività professionale. Il 22 febbraio 2012 Vattani è stato richiamato in Italia e rimosso dall’incarico di console ad Osaka. Nel contempo è stato sottoposto a un procedimento della commissione disciplinare del ministero. Il provvedimento di richiamo e rimozione del console è stato inizialmente e cautelativamente sospeso dal Tar del Lazio e successivamente confermato dal Consiglio di Stato. Il primo giugno la commissione di Disciplina del ministero ha sospeso Vattani per quattro mesi.

Lo scorso 29 novembre il Tar del Lazio ha di nuovo dato ragione a Vattani stabilendo che non sussistevano elementi che imponessero l’interruzione del suo incarico. Di conseguenza ha condannato la Farnesina al pagamento delle spese processuali.

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