Moltissime lettere, centinaia di storie e decine di famiglie che non ce la fanno a tirare avanti. Prima di tutto: grazie. Vi abbiamo chiesto di raccontarci la vostra storia e la risposta è stata sorprendente. Ci avete aperto la porta di casa vostra e ci avete raccontato un disagio. E raccontare un malessere non è mai facile, sono lettere scritte con l'inchiostro della vita (che troppo spesso diventa il sangue) e ve ne siamo grati. Piccoli imprenditori, artigiani, liberi professionisti schiacciati dalla pressione fiscale, spremuti come limoni da Equitalia e costretti a mettere in discussione una vita intera. Nelle lettere c'è la dignità violata e la paura. La paura di rimanere schiacciati sotto una montagna di debiti e di dover tirare giù una volta per tutte la saracinesca.
Lettere a cuore aperto di chi vive con il portafoglio spalancato. Uno spaccato reale di una parte del Paese che non è casta senza avere neppure una sua Cgil pronta a scendere in piazza con striscioni e bandiere. Mail dopo mail, ci è venuta un'idea: portare le vostre lettere, i vostri racconti e le vostre vite direttamente al destinatario. Quello vero, quello che, senza essere scritto, compare tra le righe.
La settimana prossima porteremo i vostri messaggi ad Attilio Befera, il direttore dell'Agenzia delle Entrate. "Faccio solo il mio lavoro", ha risposto Befera alle critiche che gli sono piovute addosso in questi giorni. E noi vogliamo solo portargli la voce di una parte del Paese che troppo spesso è nel silenzio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.