"Taglie extra e consegne gratis il segreto del nostro successo"

ndo, la boutique online leader in Europa, è un vero fenomeno. I manager: "Nel 2012 abbiamo fatturato 1,15 miliardi di euro"

"Taglie extra e consegne gratis il segreto del nostro successo"

Sembra il gerundio del verbo «zalandare» che non esiste in nessuna lingua anche se ormai si «zalanda» in 14 Paesi al mondo. Zalando è la boutique online leader in Europa nella vendita di scarpe e moda, un fenomeno senza precedenti. «Siamo la prima azienda europea a superare il miliardo di fatturato netto a quattro anni dall'apertura» dicono infatti i fondatori: Robert Gentz e David Schneider, due ragazzi di Berlino che si possono tranquillamente paragonare alla coppia formata 45 anni fa da Steve Jobs e Steve Wozniak. Loro hanno cominciato in una palazzina poco distante da quel che resta del muro. E hanno creato un modello esemplare di player online. I numeri parlano chiaro: rispetto ai 150 milioni di euro fatturati nel 2010, Zalando ha registrato una crescita del 240 % raggiungendo 510 milioni netti nel 2011. Su questa ragguardevole cifra l'anno dopo c'è stata un'ulteriore crescita del 125% che ha fatto chiudere i conti del 2012 con un sonoro 1,15 miliardi di Euro. «L'anno scorso siamo entrati con successo in sette nuovi mercati» racconta Felix Kreyer, area manager dell'Europa del sud. Giuseppe Tamola, country manager Italia spiega che da noi sono arrivati due anni fa e in così poco tempo, nel bel mezzo della crisi più feroce dal secondo dopoguerra hanno raggiunto risultati pazzeschi. «Oggi possiamo contare su una base di oltre 500 mila clienti soddisfatti con circa 35 milioni di pagine visualizzate alla settimana dice. A noi sembra veramente significativo che il numero dei dipendenti sia passato da 5 a 100 unità in un solo anno. L'età media del management Zalando si aggira sui 28 anni e loro che hanno concesso questa intervista in esclusiva al Giornale sembrano in grado di abbassarla ulteriormente.

Da dove viene questo nome?
(Kreyer)«Zalando è una parola facile da pronunciare in molte lingue. Penso che venga da qui».

Voi siete famosi per le scarpe, come mai?
(Keyer) «Inizialmente vendevamo solo quelle ma ben presto è arrivata la moda intesa come abbigliamento per uomo, donna e bambino. Oggi abbiamo un assortimento di oltre 150 mila articoli in vendita provenienti da 1500 brand».
(Tamola) «Comunque siamo molto forti in questo settore: abbiamo più di 1300 articoli da donna, 300 da uomo e le vendite vanno benissimo. Del resto è più facile comprare online accessori e scarpe che abiti. Uno dei grandi vantaggi dell'ecommerce sta nella profondità di taglia. Noi arriviamo alla 43 da donna e alla 50 da uomo: una cosa che nei negozi normali se la sognano».

Ma la taglia non è uno dei grandi problemi dell'online?
(Tamola) «In Italia è la prima ragione per non comprare in rete, la seconda è il prezzo. Noi però abbiamo aggirato il problema: il reso è facile e gratuito. Il cliente può ordinare tre pezzi, fa la prova comodamente a casa sua, sceglie quello che gli sta meglio e gli piace di più poi rende tutto il resto senza spendere un centesimo».

Il free delivery è il vostro vero segreto?
(Keyner) «Diciamo uno dei nostri segreti. Per esempio abbiamo investito molto aull'usabilità del sito, ma l'usability è una cosa, il lato fashion un'altra. Per entrare in contatto con tutte le marche che abbiamo noi la gente dovrebbe girare per 100 negozi perdendo tempo e di conseguenza denaro. Inoltre quando entriamo in un nuovo mercato lo studiamo ben bene scoprendo cose molto interessanti che ci permettono di personalizzare il servizio».
(Tamola) «Tanto per dare un'idea in Germania da ormai 30 anni non esiste il pagamento in contanti, da noi funziona benissimo perché siamo il paese con il più alto numero di Partite Iva al mondo e dove ancora si usa molto cash. Inoltre quando abbiamo aperto Zalando.it abbiamo preso in considerazione la quattro città più significative: Roma, Milano, Firenze e Palermo. Abbiamo scoperto cose interessantissime. Per esempio è logico che la città in cui si vendono più occhiali da sole e infradito sia Palermo, ma chi l'avrebbe mai detto che Roma è anche la capitale della vendita degli stivali da pioggia?».

E con la proverbiale inefficienza delle nostre poste come la mettiamo?
(Tamola) «Utilizziamo corrieri privati».
La moda vive anche di rapporti umani, infatti hanno sempre più successo i personal shopper…
(in coro) «Noi abbiamo i blog (in Italia si chiama Appunti di moda, ndr) e i canali twitter e face book.

I nostri clienti vengono informati su tutto quello che succede nel mondo fashion. E poi proponiamo marchi di fama mondiale: da Benetton a Marc Jacobs, da Diesel a Donna Karan, da Tommy Hilfiger a Levi's. Il futuro è online. Su questo non si discute».

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