Dopo aver sentito parlare per mesi di TeleMeloni riferito all'intero sistema televisivo, dalla Rai al Nove, da cronisti scrupolosi quale siamo, domenica, avendo nulla da fare, abbiamo voluto verificare sul campo. Siamo partiti da Rai1, dove speravamo di trovare una fiction chessò su Ferdinando Mezzasoma, mai abbastanza rimpianto ministro della Cultura nella Rsi; o almeno sul capo della polizia fascista Bocchini (Arturo). Invece c'era Sempre al tuo fianco, una serie tv così ci è sembrato noiosamente ecologista con Ambra Angiolini nei panni, più o meno, di Greta Thunberg. Su Rai3, dopo una puntata di In mezz'ora sull'estrema destra americana, è andato in onda Report, dove Sigfrido Ranucci, che aveva provato a farsi bloccare il programma per poi frignare al bavaglio, montava sul niente il caso Giuli e sparava sul centrodestra in Liguria, a urne aperte. Su Rete4 invece la Berlinguer rideva, con Cacciari, sull'aggressione a Sangiuliano. Su La7, dopo Gramellini e Formigli che abbaiavano al fascismo e processavano Bocchino (Italo), è arrivato Alessandro Barbero con una bella tirata anticapitalista in elogio di Karl Marx. E sul Nove Fazio e Littizzetto, dopo una marchetta al film-santino su Berlinguer, continuavano a menarsela con la solita demagogia pro migranti.
Domanda. E se ci fosse più mercato delle idee nei game show di Pino Insegno?
Alla fine Giuli ha fatto bene a vedersi Inter-Juve. Uno spettacolo più divertente; e molto più onesto.
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