Il Pd in coma

Un uomo rimasto per due mesi in coma al suo risveglio si è ritrovato iscritto al Pd

Il Pd in coma
00:00 00:00

Del resto ce lo siamo chiesti spesso ultimamente: come fa il Pd di Elly Schlein, nonostante tutto, ad avere ancora qualche iscritto? Misteri della politica.

Poi ci sono i miracoli. Ieri si è saputo che a San Martino Valle Caudina, nell'Avellinese, feudo campano di Vincenzo De Luca, un uomo rimasto per due mesi in coma al suo risveglio si è ritrovato iscritto al Pd. «Non so chi ha firmato e pagato la quota della tessera: qualcuno a nostra insaputa, per proprio tornaconto politico», ha denunciato la moglie.

Però, dai, è un passo avanti. Quando c'era la Dc le suore facevano barrare lo Scudo crociato ai malati, mentre i socialisti iscrivevano al partito persino i morti. Ognuno ha le proprie strategie politiche.

A proposito di tessera. Quella del Pd, firmata non si sa da chi al posto del paziente in coma, ha come slogan «Casa per casa, strada per strada». Come ha fatto notare qualcuno, più che un'iscrizione, un rastrellamento. Per l'anno prossimo suggeriamo di cambiarlo in «Ospedale per ospedale, cimitero per cimitero». Ah. E anche di sostituire la foto di Enrico Berlinguer che ride in una in cui piange. I moralizzatori della politica italiana...

Domanda. Le prossime riunioni il Pd le terrà in terapia intensiva?

E comunque, alla fine,

a preoccuparci non è tanto chi si è trovato iscritto al Pd senza averlo deciso. Ma chi lo ha fatto lucidamente.

E a pensarci bene, senza fare troppo black humor, il coma non è neppure la cosa peggiore che ti può capitare.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica