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"Tentativi interni ai dem per ricollocarsi. La sinistra travolta in tutto il mondo"

Il professor Massimo Cacciari sugli ex Dc: "Hanno capito che devono stare tutti insieme. Ma la coalizione sarà sgangherata"

"Tentativi interni ai dem per ricollocarsi. La sinistra travolta in tutto il mondo"
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Il professor Massimo Cacciari a tutto campo sui movimenti al centro all'interno del Pd.

Professore, due convegni centristi che fanno rumore: un modo di riequilibrare il Pd?

«Il Partito democratico è già equilibrato, mi sembra che non ci sia niente da equilibrare. Sono più che altro iniziative di personalità che vogliono continuare a stare nel Pd, che è un partito tutto fuorché estremista. Per cui, interpreto queste mosse come ricollocazioni interne».

Alcuni leggono questi come tentativi di operare un taglia-fuori verso Renzi e Calenda.

«La Schlein non è cosi scema da reimbarcare nel Pd Renzi e Calenda. Bisogna almeno dargli questo credito. Renzi e Calenda faranno parte della coalizione e daranno il loro contributo ma non rientreranno nel Pd. In quel campo hanno capito che per essere competitivi bisogna stare tutti insieme. E così potranno competere alle Regionali, alle Amministrative e alle Politiche. Ma non ci sarà una riedizione della Margherita: si figuri se Gentiloni si mette a rifare la Margherita».

Però anche a sinistra emerge spesso il tema della mancata rappresentatività della Schlein.

«Ma quale sinistra? La sinistra non esiste più, è stata devastata ovunque: in Italia, in Usa e in Canada. L'anticomunismo è un argomento che non esiste più. Neppure la Meloni lo usa più»,

Ma la Schlein è adatta o no a rappresentare anche il centro della sinistra?

«Certo che non è adatta: è chiaro. Per questo verranno fuori le correnti. Ma ciò non presuppone la ricostituzione delle Margherita o dei Ds. E così si arriverà al solito dramma senza strategia, ossia alla necessità di mettersi insieme in coalizione senza aver fatto un percorso per condividere le istanze. Il che vale anche per il centrodestra: quali sono gli elementi di comunanza tra la Meloni e Salvini? Sono tutte coalizioni sgangherate».

Quindi lei denuncia una crisi generale della politica italiana?

«L'unico modo rimasto è quello fotografato dall'ultimo rapporto del Censis del presidente De Rita: l'Italia è capace soltanto di sopravvivere nuotando. Inutile insistere ancora, le abbiamo provate tutte: i tecnici e i supertecnici. Sono rimaste questa 'destra' e questa 'sinistra', ma le chiamiamo così soltanto per geografia parlamentare».

Romano Prodi è molto attivo in questo periodo.

«Ma per favore, Prodi ha 90 anni. Lo chiameranno come lei ha chiamato me, ma cento volte più spesso. E quindi anche lui ha gli spazi per dire quello che pensa. In ogni caso, ci sono problemi più importanti in questa fase storica: c'è Gaza, c'è l'Iran, ci sono Ucraina e Russia, c'è l'Intelligenza artificiale. Ma per favore...».

Sì ma in definitiva come sarà composto il centrosinistra da qui in avanti.

«L'ho già detto, sarà una coalizione sgangherata proprio come il

centrodestra. La Schlein ha vinto un congresso e ha la maggioranza. Per il resto i centristi si organizzeranno in correnti ma sempre all'interno del Pd. Renzi e Calenda, invece, si accoderanno a questa coalizione per le elezioni».

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