Illustre Direttore Feltri,
il diritto di manifestare è sacro, ma le immagini sporche di rosso sangue di Meloni, Bernini e Valditara
non le comprendo. Perché tanto odio e tanta violenza?
Benedetta Perego
Dobbiamo prendere atto di un fenomeno che stiamo sottovalutando pericolosamente: le manifestazioni diventano sempre più violente, sia quelle settimanali dei cosiddetti pro-Pal, sia quelle occasionali degli studenti. Non credo affatto che quest'odio sia dominante in Italia, anzi, penso che sia contenuto e limitato agli ambienti di sinistra, una sinistra sempre più radicale, estremista, rabbiosa, perché sempre più debole politicamente e culturalmente. Credo semmai che predominanti siano sentimenti di fiducia nei riguardi di un esecutivo di cui alcuni esponenti ieri mattina sono stati fatti oggetto e bersaglio di un'acredine folle, che si è tradotta anche in istigazione alla violenza, dato che le immagini sporche di materiale che dovrebbe rappresentare sangue costituiscono un invito pubblico a versare quel sangue, a spargerlo, in quanto sarebbe giusto farlo.
Si può e si deve protestare, ma senza scadere nella condotta delittuosa, cosa che ormai si realizza puntualmente. Le piazze divengono campi di battaglia, trincee, dove ad avere la peggio sono sempre i nostri agenti di polizia, i quali poi, se compiono il loro dovere e contengono i disordini pubblici al fine di garantire la sicurezza collettiva, vengono pure redarguiti, accusati, criticati da tv e giornali di sinistra, che danno dei razzisti e dei fascisti ai nostri poliziotti, colpevoli di fare il loro lavoro. Tutto questo accade con la complicità e il sostegno di individui che ricoprono ruoli istituzionali ma che si pongono di traverso allo Stato e alla legalità nel momento stesso in cui non prendono le distanze da determinati comportamenti. I criminali che lanciano di tutto contro la polizia vengono dipinti quali eroi e martiri, la polizia quale braccio armato di un governo illiberale guidato da Giorgia Meloni. E pare che questa narrazione seduca i giovani, i quali, infatti, poi scendono in piazza a loro volta brandendo cartelloni come quelli che abbiamo visto ieri e che purtroppo non ci sono nuovi.
Cosa sarebbe accaduto se ad essere esposte in quel modo e con quei termini fossero state le immagini di Boldrini, Schlein e Fratoianni? Si sarebbe parlato di allarme fascismo. Insomma, se ad essere vigliaccamente presi di mira sono esponenti di destra, allora è tutto opportuno. Se ad essere colpiti sono esponenti di sinistra, allora è fascismo, perché diffuso è il pregiudizio che chi si dichiara antifascista non possa essere fascista e che chi è reputato «fascista» in quanto di centrodestra non possa essere vittima di violenza squadrista.
Questa sinistra è sempre più fascista, violenta e intollerante. E il clima che si sta creando ed estendendo in tutto il Paese mi ricorda un po' quello degli Anni di Piombo. Il rischio che si giunga ad atti di ferocia c'è. Chi lo nega vive su Marte.
Assisteremo al lievitare dell'aggressività diretta contro forze dell'ordine, membri del governo, ebrei (pensiamo all'odio di cui è vittima Liliana Segre, alla quale esprimo la mia solidarietà) nonché intellettuali tacciati di essere «sionisti», come se questo fosse un delitto. Qualsiasi scusa è ormai buona per scatenare la forza bruta.
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