Torino, "sentinelle" anti-gay per la libertà d'espressione

Centinaia di persone in piedi a leggere un libro. Una protesta silenziosa contro il varo del ddl anti omofobia

Torino, "sentinelle" anti-gay per la libertà d'espressione

In 260 in piedi, a leggere. In silenzio. Succedeva ieri in piazza Carignano a Torino, dove gli attivisti del movimento delle "Sentinelle in piedi" hanno manifestato contro il ddl Scalfarotto sulla lotta all'omofobia. Ci sono attempati professionisti e studenti alle prime armi, uniti da una protesta muta e per questo di grande impatto, decisi ad impedire che con il pretesto della legge anti-omofobia sia messa sotto attacco la libertà di espressione. La protesta è ispirata al movimento francese dei Veilleur Debout, attivisti che per contrastare l'ideologia del gender hanno invaso Parigi con una forma di manifestazione che non è certo passata inosservata. Nei mesi in cui il presidente Hollande si spendeva per l'approvazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso, la capitale francese si è popolata di migliaia di attivisti, con Dostoevskij e Camus in mano, hanno protestato silenziosamente contro quello che ritengono essere un attentato alla famiglia tradizionale e alla libertà d'espressione.

Ora la protesta è sbarcata in Italia, con accenti molto diversi da quelli più gridati a cui qualcuno era abituato: niente più foto macabre di feti abortiti, niente più rosari di riparazione come quelli che vennero organizzati nel 2000 a Roma in occasione del Gay Pride. Solo uomini e donne in piedi, a due metri di distanza l'uno dall'altra, con un libro in mano: una testimonianza silenziosa ma eloquente. Le storie che vengono portate ad esempio sono quelle che vengono dalla Francia, dove diversi manifestanti "silenziosi" sono stati arrestati, e dal Regno Unito, dove un impiegato comunale, Adrian Smith, si è visto decurtare lo stipendio per le sue opinioni non troppo progressiste in materia di etica famigliare.

Le Sentinelle, la cui iniziativa è stata pure annunciata sul sito dell'Arcidiocesi di Torino, si definiscono apartitici e aconfessionali, come dimostrano le presenze in piazza. A fianco dei cattolici si sono schierati i musulmani, e insieme a consiglieri comunali e regionali di Forza Italia si sono visti esponenti di Ncd, ma anche di liste alleate al centrosinistra. Nello stesso momento, iniziative analoghe andavano in scena a Varese, Genova e Como. Nelle scorse settimane un'altra Veglia è stata organizzata in piazza del Duomo a Milano, in segno di protesta dopo l'annullamento della conferenza stampa di presentazione di un libro sull'ideologia del gender. Pascal e Andrea de Carlo, Robert Spaemann e Giampaolo Pansa: sono molti gli autori "scesi" in piazza per libertà d'espressione. "Per finire in carcere a causa delle proprie opinioni, basterebbe dire che la famiglia è basata su una coppia uomo-donna", spiegano dalla piazza. Per ora la loro visibilità è in crescita, ma la verità è che, come scrive persino

538em;">La Repubblica, le Sentinelle "sono e si sentono dei perseguitati". Che lottano per la libertà di poter dire ciò in cui credono.

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