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Tutta la storia della casa di Montecarlo

Tutto quello che c'è da sapere sull'inchiesta giudiziaria che ha messo fine alla carriera politica di Gianfranco Fini

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Gianfranco Fini è stato condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi nell’ambito dell’inchiesta sulla cosiddetta ‘casa di Montecarlo’. La vicenda ha inizio nel luglio del 2010 quando un’inchiesta del Giornale sulla vendita alquanto anomala su un pied-a-terre di 45 metri quadrati, situato in boulevard Princesse Charlotte 14 vicino al casinò monegasco.

Un mini-appartamento che nel 1999 la contessa Anna Maria Colleoni lasciò in eredità ad Alleanza Nazionale, guidata da Gianfranco Fini. Secondo quanto scoperto dal Giornale, nel 2008 l’immobile viene acquistato per una cifra irrisoria pari a 300mila euro da Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta, la compagna di Fini. La compravendita viene portata avanti dalla Printemps, una società off-shore riconducibile a Tulliani che, poi, pochi mesi dopo, 'cede' l’appartamento a 330mila euro a una società vicina a sua sorella Elisabetta, la Timara. L’estate del 2010 è anche il periodo in cui si consuma la rottura politica tra il premier Silvio Berlusconi e l’allora presidente della Camera Gianfranco Fini il quale, poi, darà vita al Fli, Futuro e Libertà per l’Italia, partito che avrà una vita molto breve. Una prima inchiesta per truffa avviata nel 2010 dalla Procura di Roma si conclude con un’archiviazione. Successive inchieste giornalistiche dimostrano che Giancarlo Tulliani era di fatto il proprietario del mini-appartamento che, poi, nel 2015, verrà venduto per circa un milione e 250mila euro a un acquirente sconosciuto.

Nel 2017 i magistrati romani indagano di nuovo su una grande evasione fiscale di circa 85 milioni di euro, ideata da Francesco Corallo, noto come “re delle slot machine”, che si salverà dal processo grazie alla prescrizione. Secondo i pm, Fini - rinviato a giudizio con la compagna, il cognato e il suocero – era consapevole della compravendita concordata tra Corallo e i Tulliani e, perciò, è stato condannato. Una consapevolezza sempre smentita dall’ex leader di Alleanza Nazionale. A scagionarlo non sono bastate le dichiarazioni rilasciate in Aula da Elisabetta Tulliani il 18 marzo scorso: “Ho nascosto - ha detto la donna in lacrime - a Gianfranco Fini la volontà di mio fratello di comprare la casa di Montecarlo. Non ho mai detto a Fini la provenienza di quel denaro, che ero convinta fosse di mio fratello”. E ancora: “Il comportamento spregiudicato di mio fratello rappresenta una delle più grandi delusioni della mia vita.

Spero di avere dato con questa dichiarazione un elemento per arrivare alla verità”.

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