Il ricatto di Conte al Pd: ecco tutti i suoi paletti

Alleanza oppure no? Proseguono le trattative fra Pd e M5s per le elezioni regionali nel Lazio. Dal "nome civico" al termovalorizzatore, tutti i paletti di Conte

Il ricatto di Conte al Pd: ecco tutti i suoi paletti

Trattative ancora in corso nel Lazio per il cosiddetto "campo largo". Un obiettivo per nulla semplice da raggiungere, nonostante la spinta dei rappresentanti di Pd e M5S sul territorio. A livello nazionale i vertici continuano a beccarsi e a stabilire condizioni per un'alleanza, indispensabile per cercare di concorrere contro il centrodestra per la guida della Regione.

Ancora una volta è Giuseppe Conte ad alzare la voce. Soltanto pochi giorni fa il leader del Movimento 5 Stelle si era mostrato parzialmente convinto a presentarsi alle urne insieme al Partito democratico a patto che venisse deciso un "nome terzo", ossia un candidato civico.

Conte però torna a parlare, e mette sul piatto delle trattative l'argomento più spinoso di tutti: il termovalorizzatore.

I paletti di Conte

Domenica scorsa, riferisce Repubblica, i grillini si sono sentiti su Zoom (presenti sia Giuseppe Conte, che le rappresentanti del Lazio Roberta Lombardi e Valentina Corrado), e i contenuti della riunione sono stati più o meno gli stessi di sempre. Le rappresentanti grilline del territorio hanno ribadito la loro volontà di partecipare alle regionali insieme al Pd e di mantenere intatto il campo largo. Andare al voto senza il Pd significa, sostanzialmente, dirigersi verso una clamorosa scofintta, e i pentastellati lo sanno bene.

Gli attriti fra i vertici di M5S e Pd, per non parlare di Terzo polo, tuttavia rimangono. Ed ecco che di fronte a Conte si pone una dura scelta da fare.

Intanto si torna a parlare di termovalorizzatore, l'impianto di incenerimento a Santa Palomba, una vera e propria mela della discordia. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri (Pd) ha piena facoltà di portare a termine il progetto. Cosa farà il M5S? Alzerà le mani e lascerà procedere, oppure metterà dei paletti, giocandosi, di fatto, le trattative?

Prove di alleanza

C'è la possibilità che, a livello nazionale, il Movimento 5 Stelle chieda al Partito democratico di togliere a Gualtieri i poteri commissariali per realizzare l'impianto come condizione per mantenere il campo largo. Basterebbe un emendamento al prossimo dl Aiuti per "fermare" il sindaco di Roma. Resterebbero, però, i malumori. Per non parlare del Terzo polo di Renzi e Calenda, che ormai ha interrotto i contatti col Pd. Insomma, quest'allenaza, per adesso, è solo a parole.

Intanto l'attuale governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, temporeggia e non dà ancora le dimissioni. Adesso si parla del prossimo 10 novembre, ma chissà.

Si attende la risposta del Partito democratico al Movimento 5 Stelle.

L'unica possibilità per far mettere Conte all'angolo sarebbe quella di presentargli un nome "civico" impossibile da respingere, come quello, ad esempio, dell'ex ministro della Cultura Massimo Bray. Marco Impagliazzo, del resto, ha già detto di no, come Andrea Riccardi.

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