"Va legalizzata a uso ludico". La sinistra pianta la marijuana in Regione Lazio

Sit in dimostrativo di Sinistra e Verdi davanti alla Regione Lazio con piantine di marijuana. Il candidato Marotta: "Generazioni la utilizzano a uso ludico. Legalizzare significa rispondere..."

"Va legalizzata a uso ludico". La sinistra pianta la marijuana in Regione Lazio

"In Regione piantiamola". I simpatizzanti di Verdi e Sinistra nel Lazio hanno dato seguito a quello slogan e nei giorni scorsi si sono dati al giardinaggio elettorale. Guidati da Claudio Marotta, coordinatore romano di Sinistra Civica Ecologista, si sono presentati davanti alla sede della Regione Lazio con delle piantine di marijuana per interrarle - utensili alla mano - nelle aiuole vicine all'edificio istituzionale. Il gesto dimostrativo è stato chiaramente documentato e condiviso sui social. Le piantine "sono legalmente in vendita in Italia, non hanno principio attivo", ha assicurato l'aspirante consigliere regionale.

"Legalizzare cannabis a uso ludico"

Ognuno fa la campagna elettorale che gli pare e con le priorità che ritiene più rilevanti per i cittadini. Per la lista che sostiene il candidato di centrosinistra Alessio D'Amato, a quanto apprendiamo l'urgenza sarebbe quella di legalizzare e liberalizzare la cannabis a uso ludico. "Legalizzazione e regolarizzazione sono strumenti efficaci nella lotta al narcotraffico ma bisogna anche prendere atto della realtà. Ci sono generazioni di persone che utilizzano la cannabis a uso ludico. Legalizzare significa rispondere a una trasformazione dei costumi ormai diffusa", ha argomentato Marotta.

Gasparri (Fi): "Sinistra tollera l'illegalità"

Al sit in davanti alla Regione c'era anche Maurita Virtu, candidata in ticket con Marotta nonché storica attivista del centro sociale Spin Time, che a Roma da dieci anni occupa un palazzo privato. I loro nomi nei giorni scorsi erano stati criticati politicamente dal senatore forzista Maurizio Gasparri. La sinistra - aveva attaccato l'esponente azzurro - "tollera l'illegalità" e candida "due noti attivisti romani dei movimenti per la casa". Per il vicepresidente del Senato, la candidatura dei due è "uno sfregio nei confronti di chi paga regolarmente le tasse e per chi si vede usurpato dei propri diritti. Quella delle occupazioni è una vera e propria piaga per la città di Roma". Parole che chiaramente Marotta e Virtu hanno contestato, replicando che al centro sociale occupante andrebbe "consegnata una medaglia d'oro".

Il ritorno della "sinistra radicale"

"Spesso, sul limite tra legale e illegale, si sviluppano le innovazioni più interessanti", ha sostenuto Marotta in uno dei dibattiti pre-elettorali, auspicando il ritorno di una sinistra radicale anche al governo della regione Lazio. "Solo tornando a una certa radicalità delle proposte possiamo recuperare quel disincanto che a volte sembra colpire l’elettorato di sinistra. Siamo in campo per dire con forza quali sono i temi della giustizia sociale e ambientale su cui vogliamo batterci", ha affermato.

Certo, le piantine di marijuana davanti alla Regione sono

state un biglietto da visita politico discutibile, destinato a dividere le opinioni. Nulla di cui stupirsi, tuttavia: la legalizzazione della cannabis è infatti uno dei punti programmatici del partito di Bonelli e Fratoianni.

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