Val Susa, la minaccia No Tav "Adesso blocchiamo l'Italia" E ora i manifestanti belano

Continua la guerriglia tra manifestanti e forze dell'ordine: VIDEO Cancellieri: "Pronti al dialogo, ma l'opera va avanti". Il leader: "Alle 18 fermeremo il Paese". "Siamo tutti pecorelle" è anche su Twitter. FOTO: Disordini a Milano

Val Susa, la minaccia No Tav "Adesso blocchiamo l'Italia" E ora i manifestanti belano

"Domani ci riprenderemo il presidio. Non ci fermeremo e alle 18 organizzeremo una serie di blocchi in tutta Italia", Così ha minacciato ieri il leader dei No Tav Alberto Perino. E oggi il movimento ha mantenuto la promessa. Presidi e cortei si sono registrati a Milano, Torino, Bologna, Palermo e altre città d'Italia, mentre a Bussoleno (Torino) sta iniziando l'assemblea dei No Tav e Roma, un gruppo di No Tav ha occupato pacificamente la sede nazionale del Pd per circa un'ora.

Ancora guerriglia la scorsa notte vicino allo svincolo di Chianocco (Torino), dopo la rimozione del blocco sulla autostrada A32 in Val di Susa. I No Tav non si sono arresi e hanno lanciato sassi contro le forze dell'ordine, che hanno risposto con lacrimogeni. Negli scontri sono stati feriti almeno cinque poliziotti, otto carabinieri e diversi manifestanti, che lamentano cariche violentissime e l'uso smodato dei manganelli da parte degli agenti. Per le violenze la questura ha fermato cinque persone. Quattro di loro sono state identificate e rilasciate, mentre il quinto, è stato arrestato per i reati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Si tratta di Federico Cambursano, 33 anni residente a Bussoleno.

Sull'ipotesi, proposta dall'ex ministro Roberto Maroni, di far intervenire l'esercito, Anna Maria Cancellieri, sostiene che "lì le forze dell'ordine sono in grado di svolgere il loro compito. Il ministro degli Interni ha anche aggiunto che l'opera "deve andare avanti. Siamo pronti al dialogo ma anche alla fermezza". Nel pomeriggio una nota del Viminale ribadisce che governo e enti locali "confermano il loro impegno per la realizzazione del Corridoio mediterraneo di cui l’alta velocità in Valle di Susa è un tratto essenziale" e che "le forze dell’ordine agiranno con la determinazione, l’equilibrio e la responsabilità di cui hanno dato ampia prova anche in questi mesi". "Qualsiasi possibilità di dialogo è subordinata alla cessazione di ogni forma di intimidazione, sopruso e violenza e all’isolamento di chi, individualmente o collettivamente, vi ricorra", aggiunge il ministero dell'Interno.

Migliorano intanto le condizioni di Luca Abbà, il leader del movimento rimasto folgorato lunedì scorso dopo che si era arrampicato per protesta su un traliccio dell'alta tensione. Le sue condizioni restano stabili ed è sempre in coma farmacologico, ventilato, con supporto della funzione cardiocircolatoria, ma "si registra un miglioramento della funzione renale".

Tra oggi e domani potrebbe essere gradualmente risvegliato, anche se la sedazione "sarà nei prossimi giorni condizionata dalla capacità del paziente di fruire, senza affaticamento, dell’autonomia delle funzioni vitali che progressivamente restituiamo".

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