Ci sono due cose che contano davvero in politica: il contenuto e il contenitore. Cioè le idee che si portano avanti e le modalità con cui le si comunica all’elettore. In questo il generale Roberto Vannacci può vantare sicuramente una qualche capacità: le tesi sostenute sono divisive e fanno discutere, il che è sempre un bene per chi cerca il consenso alle urne; e il modo in cui si presenta in tv sa essere efficace. Come ieri sera, quando il generale era ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica e si è fatto inquadrare dalle telecamere con una maglietta decisamente particolare.
Sulla t-shirt dell’incursione ora candidato della Lega alle Europee era stampato il post realizzato dal Partito Democratico con la sua immagine con una banda nera a censurarlo e la scritta “ignoralo”. E poi l’hashtag #IgnoraVannacci (che poi è una contraddizione in termini chiedere di ignorare qualcuno scrivendo un post dedicato a lui, ma questa è un’altra storia). Il generale, che in studio si è confrontato con la dem Alessia Morani, anche lei candidata nella circoscrizione Centro, ha mostrato con orgoglio maglietta e spilla ringraziando il Pd per la pubblicità gratuita. “Vi chiederei di insistere - ha detto il generale - affinché venga distribuito in tutte le città, perché questo è l’inizio della mia campagna elettorale”.
Il generale ha poi avuto modo di tornare anche sulle frasi sui disabili e su Mussolini che tanto scalpore hanno provocato. Parliamo dal fascismo: "Prima definizione di statista è uomo di Stato, quindi Mussolini è uno statista - ha spiegato Vannacci - Lo dice l'enciclopedia Treccani”. Sui disabili, invece, il generale nega di aver chiesto “classi differenziate” per i non normodotati: “Ai disabili va accordato tutto l'aiuto di cui hanno bisogno - ha detto - non ho mai detto che ci devono essere classi differenziate”.
Infine, il militare ha difeso i poliziotti che in questi mesi sono spesso vittime degli attacchi dei facinorosi in piazza: "La libertà di manifestazione è sacrosanta - il Vannacci pensiero - ma se i manifestanti non rispettano le regole e l'ordine pubblico si mettono nella condizione di suscitare la reazione delle forze dell'ordine. E questa mi sembra una ovvietà banale. Se i manifestanti rispettassero le regole l'uso degli scudi e degli sfollagente non sarebbe necessario".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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