Dopo la pubblicazione sul blog di Beppe Grillo di un post molto critico, che si chiede chi sia "al sicuro di un'eventuale denuncia per una critica al presidente della Repubblica", a dare una risposta alla domanda ci pensa il Quirinale.
Il procedimento aperto contro alcuni simpatizzanti del Movimento a 5 Stelle, si apre il dibattito sul reato di vilipendio al Capo dello Stato. La nota scritta da Giorgio Napolitano mette bene in chiaro dove si collochino limiti e responsabilità, facendo presente che il Colle non esercita pressioni sulla magistratura. Sottolineando però che "resta come problema reale di costume politico e di garanzia democratica quello della capacità di distinguere tra libertà di critica e ciò che non lo è".
538em;">Napolitano ricorda come "già anni fa ribadì come in ogni caso spetti a chi ha potere di iniziativa legislativa, e dunque non al Capo dello Stato, proporre l'abrogazione di quella disposizione del Codice. E per una decisione su proposte del genere è sovrano il Parlamento".
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