A Intra il cda per le nozze

da Milano

Le proposte dei 9 gruppi interessati alla Popolare di Intra arrivano oggi sul tavolo del consiglio di amministrazione. Una riunione, malgrado il pressing di alcuni consiglieri per scegliere un’«alleanza leggera» che lasci ampia autonomia al gruppo, dove dovrebbe vincere la linea del vicepresidente Ernesto Paolillo. Intenzionato a chiedere l’intervento di Mediobanca per rendere paragonabili le offerte e compilare una short list da sottoporre a Bankitalia. L’obiettivo è garantire a soci e dipendenti la maggiore tutela possibile. I progetti avanzati per Intra, che punta a una soluzione di «autonomia condivisa» sono infatti molto differenti e spaziano dall’offerta in contanti di Vicenza (che non è quotata) a quella in azioni con eventuale conguaglio in denaro formulata da Bper fino alle proposte federali di Bpu e Bpvn o a quella del Credito Valtellinese. Della partita anche Veneto Banca e Banca Popolare di Milano il cui presidente Roberto Mazzotta propugna da tempo la creazione di una «Superpopolare del Nord».

Dopo la severa pulizia di bilancio completata da Paolillo per superare il fallimento Finpart, Intra ha comunque bisogno di un aiuto concreto per gestire la massa di incagli e sofferenze. Una decisione quindi dovrà essere presa ma probabilmente non subito e intanto il titolo ha perso il 3,8% arrestando la rincorsa dei giorni scorsi.

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