Investimenti a beneficio dell’ambiente

Essere responsabili conviene e l’etica d’impresa votata alla trasparenza e al rispetto dell’ecosistema ambientale e di business convince un numero sempre più ampio di aziende. Tra le 250 multinazionali interpellate da un recente studio di Ibm, il 68% utilizza la Corporate social responsibility come leva di sviluppo e il 54% ritiene che potrà fornire un vantaggio competitivo. «Anche tra le imprese nostrane l’interesse sta rapidamente aumentando - dice Angelo Failla, a capo della Fondazione Ibm Italia - e cresce in parallelo la richiesta di consulenze in materia". Ed ecco i nuovi servizi di Ibm mirati a tracciare un percorso virtuoso, ecosostenibile e attento alle esigenze del personale come pure alle aspettative di comportamento da parte di clienti e fornitori, nella gestione delle attività aziendali. «Così come per le soluzioni di It, sviluppate e sperimentate prima di tutto al nostro interno, anche per la Csr sono state definite pratiche ottimali, che ci vengono peraltro riconosciute».
L’idea è di renderle disponibili seguendo un approccio sistematico: il primo passo è analizzare come l’azienda tratta la responsabilità sociale, dalla gestione delle emissioni di Co2 alle prassi legate ai dipendenti, dalla conformità alle normative al rispetto dei valori d’impresa. Dopo di che è necessario misurare la condotta, ossia come l’organizzazione si dedica a personale, clienti e stakeholder, e l’efficacia delle sue politiche sui diversi fronti, nonché il modo in cui i risultati della Csr vengono comunicati.
«Sbaglia - avverte Failla - chi guarda alla Csr come a un costo e, in maniera analoga, chi non comprende la necessità di perseguirne gli obiettivi non più alla stregua di singoli progetti nell’ambito del proprio modo di essere impresa, ma trattandoli invece come componenti essenziali dello sviluppo strategico».
È una consapevolezza che, come conferma un altro studio di Ibm condotto sugli executive di oltre 1.100 società nel mondo, prende corpo soprattutto sull’onda delle preoccupazioni e delle aspettative degli azionisti: la grande maggioranza degli intervistati ha dichiarato di aver già pianificato l’aumento dei propri investimenti di almeno un quarto nei prossimi tre anni.

L’obiettivo è rassicurare il mercato che la spesa verso politiche, azioni e programmi è correttamente indirizzata: «Proprio il motivo per cui è stata creata la nuova unità di consulenza di Ibm, che può aiutare a migliorare i processi di business, ovviando a difetti e lacune e integrando la Csr in una strategia complessiva, dalle scelte ambientali al coinvolgimento di dipendenti e stakeholder, dai data center verdi alle iniziative filantropiche».

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