«Io genoano...»

(...) noi ultrà. Poi basta guardare e sentire. A parte le battute e gli sfotto’, ci ando’ vicino il prof Scoglio ad inquadrarlo per chi non capiva l’essenza della stracittadina: «È come il Palio di Siena» disse. E in fondo nella città toscana vivono qualcosa di simile, ma qui è tutto all’ennesima potenza. Anche in questa stagione così al ribasso per tutti, si aspetta il derby contando le ore che mancano al via. Non ci sono più Mazzarri e Gasperini ad infuocare il pre partita, non c’è più Cassano a provocare e Milito a punirlo, eppure io non mi sento orfano di nessuno perché la sfida sotto alla Lanterna è da vivere a prescindere dagli interpreti, almeno per un genoano credo sia così. Per anni in posizione subalterna in quanto a classifica, da un po’ di stagione alla pari, se non più forti.

Vale la pena giocarselo a viso aperto, questo derby caro Genoa, senza calcoli. «Voi a Genova siete matti» mi disse una volta Preziosi sorridendo pure lui sorpreso. No, vogliamo e sappiamo che conta il cuore e il Grifo non tradirà la sua gente. Guai se dovesse succedere.
*Primocanale Sport

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