Entrando trionfalmente in Prefettura il nuovo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha annunciato, altrettanto trionfalmente, le sue soluzioni per risolvere il problema dei rifiuti. Cinque carte d'oro: più differenziata, riciclaggio, recupero di materiali, raccolta porta a porta, campagna di informazione ai cittadini. E per fare tutto ciò ha pensato bene di far cadere la prima testa, quella del presidente di Asia, l'azienda per lo smaltimento dei rifiuti, Claudio Ciccatiello
Ciccatiello, si sente il capro espiatorio di questa paradossale situazione?
«Francamente no, per quanto potevamo e nelle condizioni in cui abbiano lavorato, abbiamo fatto il nostro dovere, portando la raccolta differenziata al 18%. Non lo interpreto come un intervento punitivo nei miei confronti, cambiando il sindaco io ho rimesso il mandato e De Magistris ha deciso di rinnovare i vertici con uomini di sua fiducia. Gli auguro di raggiungere gli obbiettivi che si propone, anche se li ritegno non impossibili, ma quanto meno utopistici».
Che, in altre parole, sarebbe a dire?
« Sarebbe a dire che, pur impegnandosi in una raccolta differenziata, porta a porta che raggiunga entro l'anno i 225 mila abitanti si potrebbe sperare al massimo di toccare in percentuale il 30% non certo il 70 comè stato azzardato. Tant'è che De Magistris nella prima delibera mi pare abbia corretto il tiro e parlato di cifre differenti. Una raccolta differenziata porta a porta che arrivi ad interessare 225 mila abitanti, noi siamo arrivati a 150 mila, si tradurrebbe appunto nel già ottimistico 30%. Un traguardo più raggiungibile entro l'anno ma con un notevole impegno finanziario»
Una soluzione che cambierà radicalmente l'aspetto della città?
«No di certo. Perché la raccolta differenziata, che si faccia intensificando il porta a porta o con le isole ecologiche mobili, non sposta il problema dei rifiuti a Napoli fino a quando non ci saranno inceneritori, discariche e impianti di compostaggio».
Cioè fino a quando qualcuno mon prenderà decisioni importanti
«Decisioni coraggiose direi. Se chi ha il potere non apre la discariche, i rifiuti da soli non se ne vanno. Bisogna avere questa forza :aprire discariche e inceneritori. E'sempre questo il problema di Napoli. Arrivare fino in fondo.
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