Ippica Voilà Ici delude Milano

Doccia fredda sul galoppo italiano che si era illuso di avere nell’indigeno Voilà Ici un cavallo in grado di puntare con valide chance alle mitiche «King George» di Ascot, una delle corse più blasonate del pianeta. Ma il grigio allenato da Vittorio Caruso domenica a San Siro ha detto di non essere abbastanza buono per affrontare con qualche speranza la prestigiosa trasferta inglese, conquistando soltanto un terzo posto nell'edizione numero 120 del Gran Premio di Milano. La classica meneghina è stata dominata dal tedesco Quijano, mentre il nostro Voilà Ici non è stato mai in grado di mettere in discussione il risultato. Quijano, nonostante le sette primavere sul groppone, è parso vitale come un puledro spadroneggiando per la seconda volta consecutiva. Per gli amanti delle statistiche ricordiamo che nella storia ultracentenaria della corsa la doppietta è stata centrata solo in otto occasioni: l'ultimo fu il grandissimo Tony Bin di Luciano Gaucci (87-88) che poi si laureò anche nell'Arc de Triomphe.
In sella a Quijano è piaciuto molto per essenzialità e determinazione il fantino Andrasch Starke che, non appena Age of Reason si sbarazzava del battistrada dal via Vol de Nuit, catapultava il suo castrone all'attacco del portacolori di Godolphin sorvolandolo con irrisoria facilità. Il secco cambio di marcia ai 300 metri conclusivi rendeva del tutto inefficace la lunga progressione di Voilà Ici che avanzava al centro della pista avvicinando Age of Reason, in grado di salvare il posto d'onore per una testa. La nostra impressione è che il grigio esca ridimensionato dal suo primo vero scontro con un soggetto internazionale di Gruppo 1 e neanche fra i più agguerriti del continente. Da sottolineare la generosità di Vol de Nuit che, ad otto anni suonati, dopo aver condotto dal via a ritmo abbastanza blando ha trovato ancora la forza di salvare il quarto posto dagli attacchi dell'ambiziosa Winkle che vestiva la prestigiosa giubba verde con spalline rosse di Karim Aga Khan.


La sostanziale puntualità con la quale è partita la corsa (solo 7 minuti di ritardo) ha facilitato un buon ritorno di gioco dalla Francia dove il Pari Mutuel Urbain ha raccolto 428.730 euro di scommesse. A San Siro hanno pagato il biglietto d'ingresso in 3.761, ma gli spettatori effettivi sono stati 5.340: non male.

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