Iran, Khatami denuncia: "Confessioni non valide Sono iniziative immorali"

L’ex presidente riformista denuncia le pressioni sui manifestanti riformisti arrestati e costretti a confessare "in condizioni speciali". Poi accusa il regime: "Porta avanti iniziative immorali senza precedenti"

Iran, Khatami denuncia: 
"Confessioni non valide 
Sono iniziative immorali"

Teheran - L’ex presidente riformista iraniano Mohammad Khatami ha affermato oggi che sono da considerare "non valide" le confessioni fatte da importanti esponenti riformisti sotto processo ieri a Teheran, che hanno ammesso di avere organizzato una "rivoluzione di velluto" contro la Repubblica islamica.

La denuncia di Khatami "Si tratta di confessioni estorte in condizioni speciali", si afferma in un comunicato dell’ufficio di Khatami citato dall’agenzia riformista Ilna. Nella nota vengono anche definite "iniziative immorali senza precedenti" alcune accuse rivolte allo stesso Khatami nelle stesse confessioni. Il comunicato si riferisce in particolare alle affermazioni attribuite ieri ad uno degli imputati, il sociologo irano-americano Kian Tajbakhsh, secondo il quale Khatami avrebbe incontrato il miliardario americano George Soros durante un viaggio a New York nel 2006. Lo stesso Tajbakhsh lavorava per una fondazione di Soros, che le autorità iraniane accusano di avere sostenuto la cosiddetta "rivoluzione di velluto" contro la Repubblica islamica.

La nota dell’ufficio di Khatami risponde che si tratta di "affermazioni false nel quadro di una tendenza distruttiva" diretta contro l’ex presidente. "Le conseguenze dannose di tutto ciò - si aggiunge nel comunicato - si faranno sentire sul sistema della Repubblica islamica ancor prima che sui singoli individui presi di mira".

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