In Italia sette milioni di persone in difficoltà per il calo dell'udito

Amplifon: "Chi si cura può tornare a vivere appieno le emozioni di tutti giorni". La campagna di sensibilizzazione

In Italia sette milioni di persone in difficoltà per il calo dell'udito
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Prevenire e curare per «sentirci meglio». Nel vero senso della parola. Per quanto fondamentale a vivere pienamente le relazioni e le emozioni quotidiane, l'attenzione al buon udito è spesso trascurata. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, oggi nel mondo circa 1,5 miliardi di persone convivono con una forma di perdita uditiva (o ipoacusia) e si prevede che saliranno a 2,5 miliardi nel 2050. Di queste, 700 milioni avranno probabilmente bisogno di cure riabilitative. Solo in Italia, sono 7 milioni le persone con una forma di ipoacusia, pari al 12,1% della popolazione.

Sono quindi sempre più essenziali le attività di prevenzione e di sensibilizzazione. Oggi, infatti, manca ancora una piena consapevolezza al riguardo: in Europa, il 56% degli individui con ipoacusia non ha mai fatto un test dell'udito e solo il 30% di essi lo controlla almeno una volta l'anno.

Per questa ragione Amplifon, leader mondiale nel settore dei servizi e delle soluzioni per la cura dell'udito con 20.300 persone e 10mila negozi in 26 Paesi del mondo, ha avviato una nuova campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione e la cura dell'udito. L'iniziativa, lanciata in Italia e in Spagna attraverso la televisione e le piattaforme digitali, intende dimostrare quanto sentire bene significhi non solo recuperare l'udito ma anche vivere pienamente le relazioni sociali con le persone care. Intitolata «Un test dell'udito speciale» (A special hearing test), la campagna mediatica ha tra i suoi protagonisti clienti reali di Amplifon i quali, durante un normale controllo dell'udito in negozio, si emozionano ascoltando a sorpresa un messaggio speciale da parte di una persona cara, un nipotino, un figlio o un amico.

Un volto sorpreso, un sorriso, una lacrima, un urlo sono alcune delle emozioni nate da questo «test speciale» che tocca le corde del cuore e richiama al contempo l'attenzione sui temi della salute e della ricerca.

Il claim scelto da Amplifon, non a caso, è «Non è solo il tuo udito. Per noi, è la tua vita». In questo contesto, in particolare, l'esperienza audiologica, l'innovazione tecnologica e la professionalità sono fattori determinanti. Essenziale anche il ruolo dell'audioprotesista, il professionista sanitario che aiuta le persone a riconoscere e curare la loro tipologia di perdita uditiva, assistendole costantemente nel percorso di riabilitazione con un metodo scientifico, tecnologie proprietarie e umanità.

In tutti i suoi negozi in Italia, Amplifon offre test gratuiti per il controllo dell'udito. Sensibilizzare sull'argomento è importante: sempre più studi evidenziano infatti la correlazione tra il calo uditivo non trattato e l'insorgenza di alcune condizioni croniche, e in particolare nel rapporto tra udito e cervello. Chi ha un calo uditivo e non lo cura, ha una possibilità quasi triplicata di sviluppare forme di demenza o di Alzheimer, inoltre tre pazienti su quattro con deficit cognitivi hanno anche problemi di udito. Lo stesso diabete è correlato al calo uditivo e a una possibilità di sviluppare sordità superiore rispetto agli individui sani. Parlarne, sottolineando il ruolo della prevenzione, significa inoltre combattere lo stigma sociale che spesso circonda la cura dell'udito.

Infatti, persiste una barriera dettata per lo più da una superficiale conoscenza della materia quando si tratta di prevenzione e di gestione del calo uditivo in sé. Tra le persone con ipoacusia che non la trattano, sono quasi sei su dieci ad ammettere che dipende dall'imbarazzo legato all'uso di dispositivi acustici.

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