Jag entra nella leggenda dell’Amérique

Jag entra nella leggenda dell’Amérique

Alberto Cagnato

Jag de Bellouet entra di prepotenza nella leggenda dell’Amérique conquistando per il secondo anno consecutivo quello che viene universalmente considerato il campionato mondiale del trotto. Il 9 anni figlio di Viking’s Way con il mezzo milione di euro vinto ieri sfonda abbondantemente il tetto dei 4 milioni di euro (esattamente 4.186.000) confermandosi così il trottatore francese più ricco di sempre. Una vittoria perentoria che non ammette nessuna recriminazione da parte degli avversari: il 9 anni guidato da Christophe Gallier in poche battute si portava al comando delle operazioni e non permetteva a nessuno di mettere in forse il risultato. Gli unici a provarci erano prima il poderoso Kazire de Guez e poi lo svedese Gigant Neo cher andavano però a cozzare contro un carro armato. Kazire, dopo essersi installato al largo di Jag con l’aria in faccia, si arrendeva in un galoppo irrefrenabile alla fine dell’ultima curva, mentre Gigant Neo, dopo aver pedinato il battistrada, tentava il tutto per tutto in retta d’arrivo trovando però in Jag un muro invalicabile. Fra il delirio degli oltre 30mila spettatori che gremivano le tribune di Vincennes, Jag de Bellouet respingeva con la massima disinvoltura l’insidia di Gigant Neo che negli ultimi 200 metri era costretto a mollare la presa e ad adeguarsi ad un nettissimo posto d’onore proprio come nell’edizione di 12 mesi fa. A netto distacco Jardy si aggiudicava di misura il terzo posto regolando il gruppo.
E i nostri portacolori? Non se la cavava male Echo dei Veltri - vincitore del Derby italiano - onorevole settimo con in sulky Enrico Bellei. È andata peggio per l’italo-americano Malabar Circle As, sempre nelle ultime posizioni con in sulky Andrea Guzzinati.

Malabar, fra l’altro, al secondo tentativo della partenza fra i nastri si agganciava con Ico Kiki che scodellava a terra il suo driver Guelpa fuggendo in libertà. Ci volevano sei minuti per riprendere Ico Kiki che poi si ritirava.

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