Tre serate con Enrico Rava. Da stasera a sabato il parco di villa Celimontana ospita il celebre trombettista piemontese, il jazzista italiano più conosciuto nel mondo. Rava presenta tre progetti diversi, mettendo in mostra la sua versatilità e la voglia di trovare sempre nuove strade musicali. Si comincia stasera con un duetto deccezione. Con Rava, infatti, sarà sul palco il pianista Stefano Bollani. È il concerto più interessante, quello che testimonia un amore professionale e musicale che va avanti da più di dieci anni. È stato Rava a indicare a Bollani la via del jazz, quando il pianista ancora concedeva buona parte del suo tempo alle collaborazioni pop. È stato Rava a portarlo in tournée in tutto il mondo e a farlo diventare stella di prima grandezza del jazz mondiale. I due hanno inciso insieme tanti dischi (il più recente è New York days, pubblicato dalla ECM) e affrontato un numero imprecisato di concerti: vicende che sono raccontate in modo accurato e divertente nella biografia del pianista, La sindrome di Bollani. Rava apre e chiude il libro con una scettica pre-prefazione («dopo i libri di Bollani, si sentiva la necessità di un libro su Bollani?») e con unironica e affettuosa postfazione («Bollani è uno dei più grandi regali che il jazz ci abbia fatto in questi ultimi vent'anni»). Stasera si assisterà a momenti di grande interplay: con Bollani, Rava si sente libero di fare tutto quello che gli passa per la testa, sapendo che il pianista lo seguirà, rilanciando e interpretando le sue idee musicali.
Domani Rava tornerà sul palco con la Special edition, band composta da Daniele Tittarelli al sax alto, Dan Kinzelman al sax tenore, Mauro Ottolini al trombone, Giovanni Guidi al pianoforte, Stefano Senni al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria. Al centro della proposta musicale, le composizioni del trombettista, ormai veri e propri standard moderni. Sabato gran finale di questo minifestival, con Rava standards. Un quintetto di lusso con Dino Piana al trombone, Andrea Pozza al piano, Dario Deidda al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria.
Rava è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo.
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