Johnny Cash, una ballata per sentirsi liberi

Martedì l’esibizione del gruppo «Espressione sonora», aperta al pubblico

Adriano de Carlo

Johnny Cash è un’icona della musica americana. Scomparso di recente, Cash è amato da più di una generazione per quel suo modo di cantare malinconico, ma anche incisivo, quelle ballate country e rock, con la voce spigolosa che nulla concede alla convenzione dei generi. La 20th Century Fox ha realizzato un film sulla sua vita, interpretato con impressionante aderenza da Joaquin Phoenix e da Reese Witherspoon nel ruolo di June Carter, la donna che ha saputo imbrigliare il suo spirito ribelle senza scalfire le sue qualità e per la sua interpretazione l’attrice ha vinto il premio oscar.
Ora la Fox fa uscire il Dvd del film, già apparso sugli schermi qualche mese fa, non limitandosi a questo, ma con felice intuito e notevole sensibilità ha organizzato un evento musicale davvero singolare: un concerto tributo al grande artista in collaborazione con la Casa Circondariale di Bollate, all’interno del teatro del carcere stesso.
Il gruppo musicale «Espressione sonora» della Casa circondariale di Bollate formato da alcuni detenuti, eseguirà alcuni successi di Johnny Cash, di fronte agli altri detenuti, ma l’evento è aperto al pubblico e presenta un carattere di eccezionalità.
La direzione artistica del concerto è curata da Massimo Priviero, noto musicista che ha coordinato i musicisti detenuti. Il rocker italiano si esibirà in concerto, anticipando i brani del suo nuovo album, in uscita a settembre. L’ingresso è libero al pubblico solo su prenotazione, al numero 02/72325222 dal lunedì al venerdì. Il concerto avrà luogo martedì 16 maggio, alle ore 21 nel Teatro interno della Casa di reclusione di Bollate, in via Via Belgioioso al civico 120. I partecipanti alla serata dovranno essere maggiorenni e muniti di documento di identità valido.
«Walk the line» (Quando l’amore brucia l’anima), in Dvd dal 10 maggio, è un film di grande impatto emotivo, che mostra come la musica possa essere un viatico travolgente verso la redenzione.

Lo stesso Johnny Cash, che ha conosciuto l’inferno della droga e la prigione, è il personaggio emblematico di un percorso di vita culminato nel suo mitico concerto nella prigione di Folsom nel 1968.
Ed è un evento, quello nel carcere di Bollate, che ripercorre in positivo le tappe di un esistenza segnata dal male e trasformata in una trionfale galoppata verso il successo e la redenzione.

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