Juve, da super squadra a supermarket

Un affare da 44 milioni di euro solo per le cessioni ai club spagnoli Da Milano potrebbero arrivare Toldo o Dida, c’è l’ipotesi Lucarelli

Gian Piero Scevola

Nelle foto qui sopra, la maglia è ancora bianconera, ma presto i tifosi dovranno abituarsi a vederli con altri colori. Ibrahimovic e Vieira in nerazzurro; Cannavaro ed Emerson con la camiseta blanca del mitico Real; Thuram e Zambrotta in blaugrana targato Barcellona. Il supermarket Juve ha, per ora, offerto questi sei al miglior offerente, con una carrettata di milioni finiti nelle casse del club bianconero. I conti sono presto fatti: da Madrid sono arrivati 23 milioni (e altri potranno arrivarne se anche Cristiano Zanetti decidesse di rispondere sì alle telefonate di Fabio Capello), da Barcellona 21, mentre da Milano, sponda Inter, non è stato ancora messo nero su bianco. Anche se, per Vieira, è già tutto deciso e l’ufficialità verrà data nei primi giorni della prossima settimana. Per il francese, attualmente in vacanza alle Isole Vergini, c’è la forte concorrenza del Lione, ma l’Inter ha messo sul tavolo 12 milioni per i bianconeri e, per il giocatore, lo stesso ingaggio che percepiva alla Juventus (4,5 milioni, cifra alla quale il Lione non sarebbe mai arrivato) e un quadriennale fino al 2010. Impossibile rifiutare simili offerte e Vieira ha infatti detto sì.
Come sta per dire sì a Moratti anche Zlatan Ibrahimovic, con il quale la trattativa sta andando per le lunghe per due motivi: il brutto carattere dello svedese che, sotto questo aspetto, non dà alcun affidamento e la speranza di poter aver David Trezeguet insieme al viola Luca Toni, altro obiettivo che l’Inter vuole raggiungere. Ma, dopo che era balenata la possibilità che Ibra restasse alla Juve, a far cadere l’ipotesi ci aveva subito pensato il procuratore del giocatore, Mino Raiola («È una possibilità, ma non è la sola, dobbiamo ancora prendere in considerazione altre ipotesi») che, da giorni, sta trattando con Marco Branca il passaggio dell’attaccante all’Inter. Tutto ruota attorno alla cifra da dare alla Juventus, che vorrebbe almeno 20 milioni, mentre l’Inter non è disposta a spenderne più di 15. L’accordo comunque si troverà e Ibra, che a Torino guadagnava 1,7 milioni, riceverà dall’Inter la bellezza di 4 milioni a stagione per 5 anni. Era quello che lo svedese voleva, dopo aver litigato a lungo con Moggi sul rinnovo del contratto e sulla cifra che la Juve non voleva dargli (e che ora l’Inter gli darà).
Non intende invece mollare l’Inter su Cruz, che Mancini considera incedibile (come lo è Martins per Moratti) e che la Juve vorrebbe invece come parziale contropartita di Ibrahimovic. Nel caso tutto dovesse saltare, resta l’ipotesi del ritorno di Hernan Crespo (ma il Milan è in pole position): nel Chelsea, con l’arrivo di Shevchenko, l’argentino trova infatti la porta chiusa.
Girano comunque belle cifre, non c’è che dire, come quelle che prenderanno i bianconeri emigrati in Spagna. A Madrid, capitan Cannavaro ha firmato un biennale (con opzione per il terzo anno) a 6 milioni a stagione, mentre per Emerson è arrivato un quadriennale a 5 milioni a stagione. Bene è andata anche ai «catalani»: Zambrotta, 4 anni di contratto a 5 milioni a stagione; Thuram, 2 anni a 4 milioni ogni dodici mesi. Le trattative però fervono dalle parti di Torino e non ha convinto molti l’amore improvviso di Buffon per la Vecchia Signora.
Già, perchè a tentarlo ora c’è l’Inter che offre ai bianconeri Toldo (ha già dato la sua disponibilità a vestire il bianconero tra i cadetti) e milioni. Anche se il Milan, statene pure certi, dopo le sentenze di calciopoli tornerà alla carica offrendo Dida e milioni. Si allontana invece Trezeguet, quasi sicuramente verso Lione, anche se la Juve sta facendo di tutto per trattenerlo.

In bianconero resterà Del Piero, ma non c’era da dubitarne, perchè l’ultima delle bandiere vere (come Maldini e Costacurta) non si può ammainare. Con lui Nedved, che ha rinviato i propositi di ritorno a Praga. Alla Juve interessa anche Cristiano Lucarelli del Livorno, bomber che non disdegna la corte di Madama, pronta a dare in cambio Zalayeta.

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