Kakà e Adriano si allenano a Londra

Sarà anche vero che nessuno è profeta in patria. Ma se la patria acquisita rischia di diventare una polveriera, forse anche i profeti sentono nostalgia di casa. Devono aver pensato così tutti i calciatori stranieri della serie A che in questi anni hanno trovato nell’Italia la loro seconda casa: ora che il campionato nostrano si blocca, preda della ferocia ultrà, le amichevoli internazionali che si terranno tra oggi e domani sono accolte come una piccola benedizione. Non solo perché consentono di staccare la spina da un sistema calcistico che sta vivendo un periodo di estrema tensione, ma soprattutto perché ogni partita è un’occasione di mantenersi in forma.
Già, perché lo stop imposto al pallone impedisce alle squadre di organizzare amichevoli. Meglio dunque sfruttare la miriade di test match in tutta Europa. La squadra che più vedrà impegnati i propri giocatori è l’Inter, come al solito Internazionale di nome e di fatto. Dieci gli uomini di Mancini emigranti temporanei, con un’altissima concentrazione di nerazzurro al Saint-Denis di Parigi, con Vieira, Burdisso, Cambiasso, Crespo e Zanetti ad affrontarsi domani in Francia-Argentina (diretta Sportitalia ore 21). Trasferta intercontinentale per Carini, in Colombia con l’Uruguay, mentre Stankovic è a Belgrado da ieri per uno stage con la Serbia.
Si parlerà molto italiano anche stasera a Londra, dove nelle file del Brasile col Portogallo (Sportitalia, ore 21) verranno schierati Adriano, Maicon, Julio Cesar e il milanista Kakà. La diaspora rossonera vede sparsi dal Mar Nero alle Fiandre anche Kaladze (convocato per Georgia-Turchia, ma probabilmente non in campo), Simic (Croazia-Norvegia), Jankulovski (Belgio-Repubblica Ceca), Gourcuff (Francia-Svizzera, under 21) e Seedorf, tornato nelle grazie del ct olandese Marco Van Basten e convocato per la sfida contro la Russia.


Congedato dal ritiro della Francia, invece, il difensore della Roma Philippe Mexes; convocato da Domenech, il biondo centrale si è sottoposto alla visita medica di rito, che ne ha accertato l’inutilizzabilità. Presente in campo, invece, l’altro difensore romanista Chivu, la cui Romania - dopo l’annullamento dell’amichevole con l’Italia - ha dirottato in extremis su un derby con la vicina Moldova.

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