Kakà a Madrid scopre il suo vero nemico: pubalgia cronica

Madrid. Ricardino Kakà ha un avversario in più, eterno e fastidiosissimo: la pubalgia.
Il quotidiano spagnolo Marca fa tremare i tifosi del Real rivelando la diagnosi dei medici che controllano l’ex pallone d’oro: pubalgia cronica. Dovrà realizzare un trattamento specifico e soprattutto giornaliero per tutta la sua carriera, da oggi fino a quando appenderà le scarpe al chiodo per evitare pericolose ricadute. Si tratta di una terapia totale che prevede sedute specifiche prima di ogni allenamento e naturalmente prima di ogni partita. Kakà inoltre, già da circa un mese, si allena mediamente un’ora in più dei compagni di squadra al fine di potenziare muscoli addominali, schiena e glutei.
Il giocatore, che il 9 giugno della scorsa stagione è stato ceduto per 65 milioni di euro, dei quali 64,5 al Milan e 2,7 al San Paolo per diritti di formazione, ha firmato un contratto di sei anni per 9 milioni netti a stagione con il Real. Ma l’ex giocatore del Milan, costretto già ad uno stop alla fine del 2009, non sta dando i risultati tanto attesi nella capitale spagnola. Sedici presenze e 3 reti nella Liga, una presenza senza gol in coppa del Re, e un solo gol nelle cinque presenze di Champions, troppo poco per giustificare il suo investimento.
Cosa sta succedendo a Ricardino? È vero che il Milan era a conoscenza di questo problema?
Il 28 febbraio 2008 Kaká aveva rinnovato il suo contratto con la società rossonera fino al 30 giugno 2013. Al termine della stagione, il 23 maggio 2008 si è operato al menisco del ginocchio sinistro per risolvere un problema che lo aveva costretto a saltare alcune gare con i rossoneri. Poi, nel gennaio del 2009, i primi scricchiolii: il Manchester City avanza un’offerta valutata fra i 100 e i 120 milioni di euro, e tale offerta, a sorpresa, viene presa in considerazione dalla società rossonera.
Kakà ha già evitato di finire nuovamente sotto i ferri quando è stato costretto a fermarsi alla fine della partita dello scorso 29 novembre al Camp Nou contro il Barcellona, persa dal Real 1-0.

Ma le notizie che arrivano dall’infermeria madridista non sono così catastrofiche sul suo immediato futuro: «Tornerà ad essere quello di prima», assicurano i medici che nel frattempo hanno alzato a due sessioni giornaliere gli esercizi specifici che il brasiliano dovrà effettuare prima e dopo ogni seduta o gara.

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