Kansas City tradisce il sogno Usa di Nando Mericoni e fa sfilare 500 chihuahua

Negli anni '50 la città americana aveva rappresentato il mito del personaggio inventato da Alberto Sordi, con le sue mandrie, i suoi cowboys e le risse nei saloon. L'altro giorno invece le sue strade sono state invase da questi mini cani avvolti in tulle rosa da ballerine o poncho variopinti da bandolero, con addosso occhiali da sole e sombreri

Kansas City è stata per una generazione sinonimo del sogno di Nando Mericoni, l'«Americano a Roma» inventato da Alberto Sordi negli anni '50. Un mito alimentato dal machismo dei rudi cowboys, che quando non prendevano le mucche al lazo, scaricavano in aria le Colt calibro 45 e si scazzottavano nei saloon. Ma tutto questo ormai sembra appartenere al passato. La città dello stato del Kansas, di cui non è capitale come molti credono, per un giorno ha infatti ospitato la più frivola della parate: quella dei Chihuahua, agghindati nella maniera più stravagante per dare un momento di celebrità ai loro proprietari. Cani e padroni hanno festosamente invaso le strade, anche se è stato clamorosamente mancato il record delle presenze, 700 concorrenti, per entrare nel Guinness dei primati.
Nell'ambito della discutibile mania di «umanizzare» gli animali, uno degli appuntamenti più attesi è la «Parata dei Chihuahua del Cinco de Mayo». In braccio ai loro padroni o trotterellando al guinzaglio, i microscopici cagnolini hanno sfilato nei più incredibili travestimenti. Bestiole in tulle rosa da ballerina o avvolti in variopinti poncho da bandolero, con rayban sugli occhi, sombreri in testa oppure infilati dentro mini-carroarmati dei marines. Un lavoro iniziato già alle prime ore dell'alba quando parrucchieri per cani hanno iniziato a colpi di pettine, spazzola, forbici e fon a scolpire le più incredibili «pettinature». Un lavoraccio considerando che i Chihuahua hanno solitamente il pelo molto corto anche se non sono rari gli esemplari «cappelloni».
Non c'è infatti, oltre alle dimensioni, una caratteristica tipo per queste bestiole che devono il loro nome alla capitale dello Stato messicano dove sono nati i primi allevamenti di questa razza. Dunque spazio ai diversi mantelli, sia nelle più disparte varianti cromatiche che nelle lunghezze. È sufficiente abbiano il cranio a forma di mela, occhi ben distanziati, fronte spaziosa, orecchie con attaccatura bassa, grandi, erette con la punta arrotondata. Caratteristiche indispensabili per individuare la razza. E ovviamente il peso, che deve oscillare tra 1.5 e 3 chili.
Grande gioia, grande festa, tanti colori a Kansas City ma alla fine una punta di rammarico.

Alla parata infatti hanno partecipato 500 esemplari, un po' lontani dalla soglia dei 700 che avrebbe consentito alla manifestazione di centrare il record ed entrare nel Giunness dei primati. Pazienza, sarà per il prossimo «cinco de mayo».

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