Kim Jong-il in fin di vita: ha un tumore al pancreas

Il Caro Leader è pronto a diventare il «Caro Estinto». È riapparso, ma vacanze e cure non gli han giovato. Il Kim Jong-il paffuto e obeso d’un anno fa è oggi un mucchio d’ossa e pelle raggrinzite, una giubba verde tutta pieghe e sbuffi vuoti, una spazzola di capelli avvizziti su un’epidermide stesa sul cranio come un diafano domopak. Per quanto ne avrà? Non per molto dicono i medici davanti alle foto di quello scheletro 67enne ricomparso in pubblico mercoledì scorso nel quindicesimo anniversario della morte del padre. Le indiscrezioni di fonti cinese, riprese dalla televisione sud coreana Yonhap Television News, attribuiscono al dittatore un cancro al pancreas capace di spedirlo al creatore entro pochi mesi. Dietro a quell’uomo al crepuscolo si profila però anche il dramma di una Corea del Nord affacciata sul baratro d’incertezza. Un ultimo regno comunista dove esplosioni d’atomiche e lanci di missili sembrano il fuoco di copertura destinato a coprire una furiosa lotta di successione.
Quella lotta dura dallo scorso agosto quando - a dar retta a Francois-Xavier Roux, il medico francese chiamato a curarlo - Kim Jong-il viene colpito da un grave ictus. Curando quell’emorragia cerebrale i medici scoprono una malattia ancor più insidiosa, una forma di cancro pancreatico capace di far fuori il 95 per cento dei pazienti in meno di cinque anni. Il tempo rimasto al Caro Leader rischia d’essere molto meno. «Quando ho visto quant’era dimagrito ho pensato al diabete o al cancro, ma una foto non basta a diagnosticare il tumore al pancreas» - spiega il dottor Hyun Jong-Jin, uno specialista di gastroenterologia intervistato dalle televisioni della Corea del Sud affamate di responsi. Altri più sbrigativi di lui ricordano che gli individui già predisposti, come Kim Jong-Il, ad obesità e diabete s’ammalano spesso di cancro al pancreas. A confermare una diagnosi irreversibile contribuisce anche la successione conferita negli ultimi mesi a Kim Jong Un, l’erede 26enne educato in Svizzera considerato il più abile dei tre figli del dittatore.

Ma per poter mettere le mani sull’eredità, Kim Jong Un dovrà fare i conti con generali e burocrati sopravvissuti all’era del Caro Nonno e accettare l’interregno di Jang Song Thaek il potente genero di Kim Il Sung, considerato l’unico uomo di regime in grado di garantire una transizione stabile.

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