L’accusa di Giro (Fi): «La lettera di Veltroni distillato d’ipocrisia»

«Le Asl, la Rai, le istituzioni. Così il Pd cambierà l’Italia». Si intitola così la lettera del sindaco capitolino Veltroni apparsa ieri su la Repubblica. Ma per il commissario romano e coordinatore regionale di Fi, Francesco Giro, «la lettera di Veltroni è soltanto un distillato di ipocrisie e bugie». «Nelle Regioni dove governa - spiega Giro -, la sinistra ha applicato brutalmente lo strumento dello spoil system, come dimostrano la scandalosa vicenda dei direttori generali delle Asl del Lazio cacciati a pedate dalla giunta veltroniana di Marrazzo e poi dopo il ricorso vinto sia al Tar che in Consiglio di Stato, reintegrati e risarciti frettolosamente, o quella del Polo Oncologico di Roma, dove la Commissione parlamentare di inchiesta ha bocciato l’operato della nuova dirigenza».

L’esponente azzurro ricorda infine «le epurazioni e le nomine scriteriate fatte dal Comune, come quella dell’importante Agenzia comunale per il Controllo e la Qualità dei Servizi pubblici locali, da dove è stato cacciato il presidente Bernardo Pizzetti colpevole soltanto di aver reso pubblica la sua Relazione annuale sulla disastrosa gestione delle aziende municipalizzate di Acea, Atac e Ama. Il presidente, anzi ex presidente, è stato allontanato dalla giunta Veltroni, e non dai marziani, e sostituito da un professore stimabilissimo ma di sicura fede comunista come Paolo Leon».

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