L’ambientalismo? Una fesseria, anche per Obama

Caro dottor Granzotto, complimenti per la nuova parola aggiunta al vocabolario. Un brillante esempio di onanobamismo mi pare sia, mi dica se concorda, la dichiarazione del neopresidente di voler ridurre le emissioni di CO2 dell’80% rispetto a quelle del 1990 entro il 2050; alla quale data il neopresidente sarà un novantenne da diversi decenni fuori dalla Casa Bianca. Un’altra dichiarazione però egli l’ha fatta, nero su bianco (nessuna ironia): ha manifestato il proposito di ridurre le emissioni ai livelli del 1990 entro il 2012, che è una meno onanobamica scadenza, essendo quella del mandato presidenziale, nonché la stessa del protocollo di Kyoto. Il quale, però, imporrebbe agli Usa di ridurre le emissioni non ai livelli del 1990, ma del 7 per cento sotto quei livelli.

La mia domanda: significa ciò che Obama non sottoscriverà quello sciocco protocollo? (Come già Bush; e prima ancora il Senato americano, che nel 1997 con Clinton presidente e Gore vice, votò all’unanimità, 95-a-zero, la «Risoluzione Byrd-Hagel» che bocciava quel protocollo).

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