Il mondo dellequitazione di casa nostra è dilaniato dalla guerra sulle cifre di bilancio e dalla débâcle dei risultati agonistici. Succede che lattuale presidente Andrea Paul Gross denunci un buco di bilancio di 2 milioni e 900mila euro (non certo noccioline), imputabile neanche troppo implicitamente al suo predecessore Cesare Croce che dal canto suo contrattacca, cifre alla mano, affermando che la sua gestione si è conclusa con un attivo di 240mila euro.
Chi dei due duellanti ha ragione? Non facciamo i revisori dei conti, ma i cronisti e unidea in merito ce la siamo fatta. Anche perché spiace rilevare che intanto lequitazione azzurra è allo sfascio, con la squadra di salto ostacoli che si piazza decima e ultima in Coppa delle Nazioni a Rotterdam, centrando un risultato negativo senza precedenti che evidenzia lulteriore peggioramento del nostro team sotto la guida degli attuali tecnici. A proposito, ci siamo avventurati sul sito della federazione per constatare come era stata data la notizia del disastro. Ebbene è stato pubblicato soltanto un brevissimo inciso in una news con tanti altri risultati, indicando fra laltro soltanto le penalità e non la classifica. Il sospetto di esserci imbattuti in un sito di estrazione bulgara o da repubblica delle banane è forte. Anche perché, sempre sul sito in questione, è stato pubblicato un resoconto dellultimo Consiglio che presenta una situazione positiva che si discosta non poco dalla realtà, visto che le contestazioni cominciano a farsi sentire anche dallinterno del Consiglio stesso.
È questo il caso del consigliere Gianni Bonomelli, uno dei più grandi sostenitori di Paul Gross in campagna elettorale, che adesso si è trasformato in uno spietato contestatore.
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