L’ereditiera Hilton diventa un fumetto

La striscia spiegherà come si fa a essere famosi senza aver mai lavorato

L’ereditiera Hilton diventa un fumetto

Elena Jemmallo

Appariscente e romantica in abito lungo stile Barbie, con coroncina principesca in testa, oppure sportiva in pantaloncini e con cappello da baseball. O ancora, in stile sexy ammiccante con giarrettiera in vista. È Paris Hilton, in versione fumetto. Così l’ereditiera venticinquenne figlia del patron della catena di alberghi famosa in tutto il modo, è diventata di recente un’eroina anche in Giappone ritratta in modo ironico attraverso gli ormai famosissimi manga (unione di due parole del giapponese: man; immagine, e ga, in movimento).
Protagonista dei tabloid di gossip, ma soprattutto «presenzialista» a tutti gli eventi mondani, la Hilton è, nella vita reale come nei fumetti che a lei si ispirano, l’esempio di come sia possibile diventare famosi in tutto il globo senza alcun merito, se non quello di essere protagonista di tanto in tanto di qualche scandalo. Celebri i due filmini a luci rosse circolati su Internet per alcuni mesi che l’hanno di fatto consacrata come simbolo della trasgressione. Ma oltre all’exploit di popolarità dovuta al video hard e successivi scandali, Paris non possiede particolari doti artistiche: non sa recitare né tantomeno ballare o cantare. Ma è comunque diventata una star della tv, come presenza conturbante in The Simple Life, un reality show di successo nel quale Paris è comparsa con l'amica d'infanzia Nicole Ritchie in situazioni per loro insolite (come mungere una mucca o lavorare su un peschereccio). La miliardaria americana ha di recente annunciato di voler sfondare nel mondo musicale con un album di debutto fra pop, rock e hip hop. E mentre nella vita reale balza sulle prime pagine delle cronache rosa, nelle pagine dei fumetti manga trascorre le giornate a fare shopping lungo Sunset Boulevard, con la sua amatissima sorella minore Nicky, a calpestare i tappeti rossi di feste e eventi mondani in compagnia del cagnolino «tascabile». La sua fama è infatti soprattutto quella di fashion victim, ma che si affeziona anche a introvabili firme poco conosciute. Un dettaglio non indifferente, considerato che da quando è diventata un’eroina dei fumetti è osservata e studiata in tutte le foto che la ritraggono nelle sue apparizioni pubbliche da fan che intendono imitarla.
La sua immagine sta viaggiando da un continente all’altro, cominciando dal Giappone, dove la frivolezza e l'immagine da Lolita peccaminosa della star sta facendo breccia nelle giovanissime come modello di sensualità e, naturalmente, di consumo. E così, nei manga dedicati all'ereditiera americana, accanto ai disegni trovano spazio fotografie e immancabili richiami a borsette, bracciali e magliette in stile Paris.
In attesa di un’eventuale pubblicazione anche in Italia dei disegni che raccontano la vita di Paris Hilton, va detto che in ogni caso la nullafacente ereditiera non avrebbe l’esclusiva. I fumetti ispirati a celebrities e a personaggi famosi dello sport e dello spettacolo sono già una tendenza anche in Occidente. Uno su tutti: Valentino Rossi, nato, graficamente parlando, dalla matita del celebre disegnatore Milo Manara. Si tratta in questo caso di una biografia più fantastica che reale.
Ma i vip diventano fumetti anche Oltreoceano, anche se solo a livello amatoriale. Il sito www.worth1000.com ha lanciato un concorso in cui i concorrenti devono creare dei manga ispirati ai famosi di Hollywood.

Ci sono tutti i grandi dello schermo: da Winona Ryder a Tom Cruise, sia in versione Ultimo samurai ora in quella Top gun. Non mancano la cantante Shakira, l'attrice Jennifer Love Hewitt, la modella Sophie Dahl, Halle Berry, l'ex miss India Aishwarya Rai, Gwen Stefani, Scarlett Johansson e Nicole Kidman.

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