Antonio Signorini
da Roma
Lidea di impostare la finanziaria sui tagli alle spese non piace ai sindacati. E nemmeno il giro di vite sulle pensioni di invalidità. Molto meglio - sostiene la Cgil - aumentare le tasse. Ad innescare la reazione delle organizzazioni dei lavoratori è stato il viceministro dellEconomia Giuseppe Vegas che vorrebbe legare lassegno di accompagnamento e poi, forse, le stesse pensioni di invalidità al reddito. Linvalidità civile - secondo lesponente azzurro - non dovrebbe essere concessa a chi guadagna di più. Una ricetta sbagliata, sostengono Cisl e Uil.
Ancora più drastica la Cgil che contesta alla base lidea di ridurre la spesa pubblica. «Abbiamo bisogno di un aumento delle entrate perché non si fanno le nozze con i fichi secchi», sostiene Marigia Maulucci della segreteria di Corso dItalia. «Se vogliamo rispondere ai bisogni dei cittadini, dei pensionati e dei lavoratori bisogna tornare indietro rispetto alle riforme fiscali varate in questi anni oltre che tassare le rendite finanziarie che, come dimostrano gli ultimi avvenimenti, sono consistenti». Tornare indietro anche rispetto allallargamento della no tax area decisa dal governo con il primo modulo della riforma fiscale? «Quella - aggiunge la sindacalista - è stata una misura inconsistente rispetto alle necessità dei cittadini. Non è stato risolto il problema degli incapienti. Ancora stiamo pagando le conseguenze di questa riforma fiscale». Sbagliato anche il progetto illustrato da Vegas di individuare le voci di spesa della pubblica amministrazione più onerose per poi imbrigliarle: «Si peggiora ulteriormente la situazione perché si passa dal taglio indiscriminato del tetto al due per cento a un taglio mirato che finirà solo per colpire la spesa sociale».
Daccordo, su questo ultimo punto, anche Cisl e Uil. «Affrontare il problema dal versante dei risparmi è sbagliato», sostiene il numero due della Uil Adriano Musi che si concentra sul giro di vite sulle invalidità: «È un tema che riguarda le persone che hanno avuto la sfortuna di avere delle sciagure, quindi, la priorità è garantire la loro dignità. Altra cosa è colpire gli abusi e sanzionare ogni atteggiamento truffaldino appesantendo anche le pene», ha spiegato ancora il numero due della Uil.
Prima di legare gli assegni al reddito - osserva il sindacalista - «bisogna prima fare unoperazione verità sul fisco perchè bisogna innanzitutto vedere quanto loperazione fiscale sul reddito va a vantaggio di chi evade o elude.
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