L’Inter grandi numeri conquista Moratti: «Squadra speciale»

I nerazzurri, imbattuti in serie A, dominano in tutte le categorie Il presidente: «Non baratterei lo scudetto con l’Intercontinentale»

da Milano

Gli unici numeri in negativo sono quelli degli infortunati, anche se Moratti va controcorrente (nel caso contro Mancini, che invece se ne lamenta). «Ho parlato con il dottore: per gli infortunati non ci sono cose gravi, se non per Dacourt. Dunque per ora non parliamo di mercato». Ti pareva che il permaloso medico nerazzurro non smentisse il tecnico? E Moratti non si divertisse a lasciar brace sotto la cenere dei loro rapporti. Ieri si è aggiunto anche Jimenez: risentimento muscolare alla coscia destra. Se va bene, recupera per il derby.
Ma tralasciando queste tensioni, gli altri numeri hanno spinto il presidente all’elogio pubblico: «Faccio i complimenti alla squadra e a chi è intorno alla squadra: dall’allenatore a tutto lo staff. Mi sembra abbiano il merito di fare sempre bene, mettendo in ogni partita grande determinazione e molta serietà: qualità speciali che servono ad arrivare primi al traguardo». È raro che Moratti sia così pubblicamente e incontrovertibilmente, nelle parole, complimentoso. Un segnale di grande soddisfazione. Alla faccia di Pippo Inzaghi, che ha messo un po’ di pepe dicendo: tanti baratterebbero lo scudetto pur di giocare la coppa Intercontinentale. «Non noi...», ha ribattuto Moratti con tono secco.
Ma i numeri dicono che l’Inter dei campioni è il traino di tutto un movimento in nerazzurro. Non c’è squadra che non sia in testa al proprio campionato: dalla serie A ai pulcini regionali. E quasi tutte con buoni distacchi sulle seconde. Insomma l’Inter dei campioni, che va in fuga, segue solo il buon esempio dei piccoli. L’Inter dei campioni è una macchina da guerra calcistica, ma i ragazzini le hanno spiegato che non deve sentirsi regina incontrastata del mondo nerazzurro. Magari dell’Italia, fors’anche dell’Europa viste le classifiche degli altri campionati che contano (solo il Porto è ancora senza sconfitte).
L’Inter che parla con i numeri è come quella che parla con i gol. Stupisce e si fa ammirare: sua la miglior difesa (8 reti) e il miglior attacco (33), ha segnato 110 reti consecutive a San Siro senza mai interrompere il filone, ha vinto di più (11 successi) non perde da 21 giornate. Inter che ha saputo fare a meno di tanti giocatori, in testa ad un campionato in cui il Milan non ha avuto penalizzazioni e la Juve ha garantito la presenza (pare che in sua assenza gli scudetti non siano validi...). E per i buongustai presenta la miglior coppia del gol: Ibra sempre più leader e Cruz, il gringo silenzioso la cui colt non smette mai di fumare: 17 gol in due, spalla a spalla nella classifica dei cannonieri (9 Ibra, 8 Cruz) ad inseguire scudetto e Trezeguet che sta seduto sul gruzzolo dei dieci gol.
Moratti ha regalato un complimento: «Mi ha fatto piacere vederli segnare i primi due gol. Ibra e Cruz stanno facendo proprio bene. Ma dopo verrà il momento anche di altri».

Occhio di riguardo dedicato ad Adriano. «Tutti gli interisti sperano che Adriano si riprenda: in Champions ha segnato il doppio degli altri, forse si dimentica il valore di questo giocatore». O, forse, lui si è già fatto dimenticare.

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