da Roma
Legemonia culturale della sinistra contro l«indigenza» del centrodestra? Un vecchio ricordo. Di più: una «leggenda metropolitana» smentita dai fatti, polverizzata dal fiorire di iniziative, editoriali e non, proliferate nellarea liberale e in particolare attorno a Forza Italia. «Creature» di diversa estrazione e orientamenti eterogenei, nate e cresciute con lobiettivo di dialogare tra loro e alimentare la produzione di idee in unarea che non ha nulla da invidiare a una sinistra in disfacimento culturale, ma allo stesso tempo deve fare i conti con il potere degli avversari in termini di controllo degli apparati.
Lultimo arrivo è «LIrcocervo la rivista delle libertà», trimestrale di cultura politica edito dalla Bietti e diretto da Fabrizio Cicchitto. Larea di riferimento è quella «del riformismo laico, liberalsocialista e cattolico riformista», ma non è un caso che assieme a Cicchitto e al coordinatore azzurro Sandro Bondi, a «battezzare» liniziativa editoriale siano stati Gaetano Quagliariello e Ferdinando Adornato, animatori di due fortunati think tank come «Magna Carta» e «Liberal», che da esperienze e prospettive diverse hanno dato il benvenuto al periodico.
Una pubblicazione aperta al contributo di chi la pensa diversamente, ma saldamente ancorata allesperienza della Casa delle libertà e di un partito, Forza Italia, «che noi non abbiamo nessuna intenzione di sciogliere afferma Cicchitto -, perché un grande leader carismatico come Berlusconi ha bisogno di un grande partito e un grande partito ha bisogno di un grande leader carismatico».
Vivacità culturale, dunque, ma anche uno sguardo al futuro politico.
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